Tutto il Veneto è nella morsa dello smog che ha raggiunto ieri livelli ben oltre la soglia di legge. Tranne Belluno, tutte le altre 6 province venete hanno sfondato i valori limite per le Pm10 di 50 microgrammi per metro cubo. L’immagine che pubblichiamo è la fotografia dello smog in Italia e in Val Padana scattata ieri, 11 dicembre, in base ai dati satellitari del programma Copernicus finanziato dalla Comunità europea e che permettono di monitorare in tempo reale l’andamento dell’inquinamento atmosferico di Pm2.5 a livello del suolo. Verona non è da meno. In città ci sono due centraline di rilevamento. Quella in Borgo Milano fa segnare già 4 giornate consecutive fuori legge per le Pm10: l’8, il 9, il 10 e l’11 dicembre hanno visto un crescendo dei livelli di smog e polveri che sono passati da 52 microgrammi del 9 dicembre ai 77 microgrammi di ieri. Ma la centralina di riferimento per l’Agenzia regionale Arpav è quella di Giarol Grande, vicino a Porto San Pancrazio e qui i livelli sopra i limiti di legge sono stati rilevati il 10 e l’11 dicembre; ieri il valore delle Pm10 è stato di 65 microgrammi per metro cubo rispetto ai 50 microgrammi che sono il limite di legge. Una situazione preoccupante che si verifica sempre quando ci sono condizioni atmosferiche come quelle di questi giorni: alta pressione, nessun ricambio d’aria per assenza di ventilazione, inversione termica per cui il freddo e le nebbie ristagnano in pianura mentre in quota il clima è più gradevole. Sarà così ancora per diversi giorni, i primi cambiamenti atmosferici importanti si prevedono verso il 20 dicembre; nel frattempo polveri e veleni emessi da riscaldamenti, impianti industriali, zootecnia, traffico stradale e autostradale continueranno a rimanere imprigionati nei bassi strati dell’aria che respiriamo con aumento di patologie respiratorie. Le previsioni dicono che l’emergenza è destinata dunque a salire con picchi anche di 150 microgrammi al metro cubo in Lombardia e Veneto nei prossimi giorni, vorrebbe dire il doppio di quelli registrati ieri. Potrebbero quindi scattare bollini arancioni e rossi con ulteriori limitazioni alla circolazione dei veicoli più vecchi e dei diesel. Limitazioni che non coinvolgono mai, però, le autostrade che attraversano le città e dove sfrecciano a tutto gas, senza limitazioni di velocità o altro, migliaia di Tir a gasolio e di auto.



