Là dove c’era… l’ex cinema Ariston La proprietà dovrebbe trasformarlo in abitazioni. Cambio d’uso con Cariverona

La Variante 29 si arricchisce di nuovi e interessanti progetti di recupero, alcuni anche a Veronetta.
Sono 32 infatti le manifestazioni di interesse arrivate agli uffici comunali alla data del 3 aprile, nuovo termine fissato dall’Amministrazione per permettere a tutti i soggetti interessati di aderire al bando.
Una nuova finestra temporale attivata proprio in virtù delle numerose domande pervenute oltre la prima scadenza del bando al 30 dicembre scorso; entro questa sono state in tutto 145 le manifestazioni arrivate agli uffici dell’Urbanistica, a cui ora si aggiungono le ulteriori 32.
Come per la prima fase, anche le nuove proposte appartengono in gran parte alla categoria dei ‘vuoti a rendere’, ovvero le aree degradate o inutilizzate da rigenerare e riconvertire. Per questa tipologia di interventi le manifestazioni superano abbondantemente quota 100; le rimanenti i riguardano invece le altre tipologie di intervento previste nella Variante, che sono quelle per le aree soggette a degrado ambientale; per il riuso temporaneo di edifici dismessi o inutilizzati; per le segnalazioni dirette dei cittadini di ambiti di degrado urbano, sociale, architettonico e ambientale.
I numeri della seconda tranche confermano il trend delle proposte già arrivate, che puntano al recupero e alla rigenerazione urbana con cambio di destinazione in prevalenza residenziale, produttivo e servizi, come peraltro auspicato dall’impianto generale che caratterizza lo strumento urbanistico della Variante 29.
Nel dettaglio dei numeri, le 32 nuove proposte interessano una superficie complessiva di 110 mila metri quadrati. Le richieste riguardano per il 31 per cento il produttivo, il 27 per cento il residenziale, il 25 per cento i servizi, il 13 per cento il commerciale, il 4 per cento il direzionale lo zero per il cento il turistico.
Novità sul fronte delle zone di intervento, che raggiungono nuovi quartieri come ad esempio Veronetta e Porta Vescovo. Qui sono due i compendi pronti a tornare a nuova vita, l’ex cinema Ariston in piazza santa Toscana, che la proprietà vorrebbe trasformare in abitazioni, e gli edifici adiacenti di Fondazione Cariverona per i quali è richiesto un cambio d’uso temporaneo in co-working.
Nella zona della Valpantena l’ex fabbrica Quarella, secondo la domanda, verrà demolita e ricostruita per riprendere in parte l’utilizzo produttivo originario e in parte per creare una zona di social-housing per gli addetti alla produzione.
Rimane alto l’interesse in ZAI, dove sono richiesti interventi alla sede dell’Agenzia delle Entrate e la creazione di un centro d’infanzia per rendere più attrattivo a completo di servizi il quartiere. Alla Croce Bianca è invece previsto lo spostamento di un allevamento e la realizzazione di servizi per la comunità.

Le nuove proposte sono state illustrate oggi dal sindaco Federico Sboarina insieme all’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala.
“L’interesse attorno alla Variante 29 è davvero molto alto – commenta il sindaco -. Le istruttorie in corso e le manifestazioni appena arrivate confermano che non c’è zona della città che rimarrà esclusa dallo sviluppo previsto con la nuova variante. Il dato interessante è che la somma di tutte le proposte porterà a recupero di un’enorme quantità di superfici cittadine oggi abbandonate. I dati numerici dimostrano inoltre che è stato recepito il principio su cui si fonda la Variante 29, ovvero zero consumo di nuovo suolo e più attenzione ai servizi e al residenziale per migliorare la vivibilità dei quartieri, anche quelli a vocazione prettamente produttiva come la ZAI”.

“Siamo partiti con l’obiettivo di rigenerare la Zai Storica ma abbiamo piacevolmente scoperto che sono davvero tante e interessanti le aree pronte a dare un nuovo volto alle e migliorare le zone in qui si trovano – ha aggiunto l’assessore Segala-. Sono arrivati progetti che riqualificheranno Veronetta e la zona di Santa Toscana, ma anche la Valpantena, la Croce Bianca e la ZAI”.