La filovia “spacca” Borgo Venezia La Sesta Circoscrizione ha chiesto di rivedere il piano. In via Pisano la partenza dei lavori era prevista nel 2025, invece inizieranno nella seconda settimana di marzo e si protrarranno per circa 120 giorni. Il presidente di Amt3 incontra i residenti.

La richiesta della Sesta Circoscrizione, spinge a rivedere i piani rispetto alle previsioni di apertura di un cantiere filoviario a Borgo Venezia. In via Pisano, il manto stradale è ammalorato, e attendere l’intervento, come previsto da cronoprogramma, non solo non conviene ma diventa improponibile.
Esigenza legittima. Così, l’Ingegner Giuseppe Mazza, Presidente di AMT3, raccoglie l’urgenza della Presidente del Parlamentino Rita Andriani e concorda con la ditta appaltatrice nuove date scadenziate da tempi certi.
I lavori, la cui partenza era prevista nel 2025, inizieranno invece tra poco, nella seconda settimana di marzo e si protrarranno per circa 120 giorni, in cui la viabilità sarà riservata ai soli residenti e frontisti. I cittadini, già ragguagliati sulle modalità di intervento nell’assemblea pubblica dello scorso dicembre, nei prossimi giorni verranno nuovamente raggiunti da Presidente AMT3 e Assessore alla Mobilità, personalmente attivi sul territorio per informare, volantinare e rispondere puntualmente ad ogni domanda, dubbio, incertezza, perplessità.
Flessibilità e immedesimazione nelle preoccupazioni di quartiere danno la misura di come sia stato facile e logico trasformare problemi in soluzioni, sfruttando un cantiere filoviario, notoriamente indicato per comportare qualche disagio viabilistico.
“Come Sesta Circoscrizione – scrive in una nota la Presidente della Sesta Circoscrizione Rita Andriani -, ringraziamo Amt3 e Comune di Verona per aver accolto le nostre richieste e quelle di numerosi cittadini. Il manto stradale di via Pisano è pesantemente ammalorato con alcuni cedimenti molto pericolosi, e attendere un altro anno avrebbe avuto risvolti rischiosi.
Pur consapevoli delle difficoltà che ci aspettano, restiamo fin d’ora a disposizione per collaborare e limitare al massimo i disagi provocati dal cantiere”.