Caldiero. La ”Fucina dei sogni diventa realtà. Un centro diurno per la salute mentale, ambulatori e un appartamento per ”Dopo di noi”

Il centro polifunzionale ”La Fucina dei sogni” è finalmente realtà. È stata inaugurata a Caldiero, in pieno centro storico, dietro al municipio, la nuova sede della cooperativa sociale Monteverde. Al taglio del nastro hanno partecipato i rappresentanti della cooperativa, presieduta da Roberta Castagnini, insieme a soci, beneficiari e loro familiari; il sindaco di Caldiero Marcello Lovato; Elisa Bonamini, assessore alle Politiche scolastiche ed educative, pari opportunità, inclusione sociale e solidarietà del Comune di Caldiero; per l’Ulss 9: Luisa Andreetta, Direttrice U.O.C. Disabilità e Non autosufficienza Distretto 2 Est Veronese, e Francesca Gomez, responsabile U.O.S.D. residenzialità e semi residenzialità del Dipartimento Salute Mentale Ulss 9. Sono intervenuti anche Rossella Buccini, presidente della cooperativa sociale Farsi prossimo e partner di progetto, e Matteo Peruzzi, presidente di Federsolidarietà Confcooperative Verona. La struttura è stata benedetta dal parroco di Caldiero, don Tiberio Adami. ”La Fucina dei sogni” si trova in via Zenatello 1, al piano terra di un condominio che era rimasto abbandonato per anni e che è rinato grazie a un radicale intervento di ristrutturazione, che ha interessato anche il piano interrato. Lo scorso anno Monteverde, realtà attiva dal 1986 nell’Est Veronese e in Lessinia, aveva acquistato l’immobile e, dopo aver ottenuto le autorizzazioni dagli enti pubblici, ha realizzato i lavori, coordinati dall’architetto Massimo Dal Forno. Grazie a questo cantiere hanno preso vita diversi servizi. All’interno della ”Fucina dei sogni”, infatti, è stato ricavato il Centro diurno per la salute mentale ”La bussola”, che potrà accogliere fino a 30 utenti con patologia psichiatrica, in convenzione con l’Ulss 9 e la Regione Veneto, e in collaborazione con la cooperativa sociale Farsi prossimo. Si tratta di una novità assoluta per il territorio dell’Est Veronese, che va a colmare un vuoto nei servizi. C’è poi un appartamento protetto per progetti di vita autonoma e ”Dopo di noi”, dotato di cucina, living, tre camere da letto, due bagni e uno spazio esterno esclusivo, in cui le persone con disabilità e fragilità potranno convivere nei fine settimana, seguite da un educatore della cooperativa. Infine, tra le tante novità della nuova sede, c’è la ”Fucina della solidarietà”. La storica vetrina di prodotti solidali, finora aperta a Tregnago, si è trasferita a Caldiero. Qui saranno messi in vendita oggetti realizzati con l’apporto delle persone che frequentano i servizi della cooperativa: in bottega si potranno trovare oggetti regalo destinati a eventi quali matrimoni, battesimi, anniversari, lauree, festività ed eventi aziendali. L’investimento per realizzare il centro polifunzionale ”La Fucina dei sogni” va oltre a un milione di euro. Un esborso consistente per una realtà del Terzo settore come Monteverde: ecco perché la cooperativa ha lanciato un’apposita campagna di raccolta fondi per chiedere l’aiuto della comunità. Si può contribuire con una donazione, fiscalmente detraibile o deducibile, finanziando ad esempio un metro quadro della sede, con 372 euro oppure versando 31 euro al mese per un anno. Tra i gesti di generosità finora arrivati, c’è quello dei familiari di Davide Verzini (1983-2024), giovane morto in un incidente motociclistico: in sua memoria i parenti hanno sostenuto la realizzazione di uno degli spazi abitativi che ospiteranno le persone con disabilità e fragilità nella nuova sede.