La guerra di Bruno. Comune e Amia contro gli scarichi abusivi: È lotta dura In 6 mesi oltre 20 mila interventi straordinari, con una media di 103 al giorno, per l’azienda di Via Avesani. Quasi il doppio rispetto ai 68 effettuati con regolare prenotazione. E pensare che il ritiro del materiale ingombrante è gratuito

Pneumatici, olio usato, divani, computer, armadi. E, ancora, sacchi dell’immondizia e cartoni abbandonati sulla strada accanto a cassonetti vuoti. La guerra di Comune e Amia contro gli scarichi abusivi conta una media d’intervento pari a 103 recuperi straordinari giornalieri. Quasi il doppio rispetto ai 68 effettuati, con regolare prenotazione, fatti quotidianamente dagli operatori per il ritiro gratuito di materiale ingombrante.
A darne riscontro il sindaco Federico Sboarina che, insieme al presidente di Amia Bruno Tacchella, sugli scarichi abusivi ha fatto oggi il punto della situazione. Presenti l’assessore alle Aziende ed Enti partecipati Stefano Bianchini, il vice presidente Amia Alberto Padovani ed i rappresenti del CdA Daniela Allegri, Chiara Galli e Roberto Bertolo.
Attività di recupero rifiuti ingombranti. Nel primo semestre 2021 sono stati effettuati complessivamente 20.697 interventi straordinari per scarichi abusivi, mentre sono stati 9.672 i ritiri di materiale ingombrante richiesti regolarmente dai cittadini ad Amia attraverso il servizio gratuito. L’attività straordinaria ha generato 2.904 ore di lavoro in più, con l’impiego di 247 squadre, per un costo complessivo del servizio di recupero pari a 150 mila euro, a carico di tutta la collettività.
Scarichi abusivi dal 1° gennaio al 30 giugno. Gli oltre 20 mila interventi straordinari sono così suddivisi sul territorio comunale: 4508 in Quinta circoscrizione, 4000 in Sesta, 3972 in Terza, 2489 in Prima, 2662 in Quarta, 1669 in Settima, 1286 in Seconda e 105 in Ottava.
“Si tratta di una maleducazione molto diffusa – sottolinea il sindaco – contro la quale è già partita un’operazione di contrasto forte. E’ inaccettabile che il corretto operato della maggior parte dei cittadini sia vanificato dall’inciviltà di chi, senza alcun freno, scarica abusivamente i propri rifiuti. Cartoni, sacchi dell’immondizia e altri oggetti che vengono abbandonati in strada all’esterno di cassonetti vuoti o, come mostrano i video delle telecamere di sorveglianza, ormai presenti in molti punti di raccolta, lanciati direttamente dall’auto. Ma altrettanto intollerabile è che a fronte di un servizio gratuito di ritiro degli ingombranti da parte di Amia, ci sia gente che getta materassi, armadi e sanitari in strada.
Il Comune e Amia ricevono ogni giorno tantissime segnalazioni a cui seguono altrettante attività di recupero, basti pensare agli oltre 20 mila interventi straordinari già effettuati nel primo semestre di quest’anno. Per colpa di pochi la collettività si trova gli scarichi sotto casa e un aumento dei costi nei servizi effettuati da Amia. Ripeto, una situazione intollerabile, che non riguarda l’efficiente servizio effettuato quotidianamente da Amia. L’inciviltà si cura solo attraverso controlli serrati, già scattati su tutto il territorio cittadino. Nessuna tolleranza per incivili e maleducati che sporcano la città. Le strade e le piazze sono i salotti di casa di ogni cittadino. Nessuno getta sporcizia per terra nella propria abitazione”.

“Un fenomeno purtroppo sempre più diffuso – dichiara il presidente Tacchella –, che danneggia l’ambiente, causando degrado e sporcizia in molte zone di Verona. Sono ormai centinaia le azioni quotidiane di Amia, finalizzate a contrastare con tutti i mezzi e le risorse, anche straordinarie, l’abbandono indiscriminato dei rifiuti.
Risorse umane e di mezzi, che vengono sottratte alle normali attività dell’azienda e che quindi inevitabilmente possono essere fonte di disservizi, oltre che provocare un danno economico all’azienda e quindi alla collettività. Rifiuti a volte perfino pericolosi e potenzialmente nocivi sia per l’ecosistema, che per la cittadinanza. Vere e proprie discariche abusive, frutto di comportamenti indecorosi e poco responsabili, che fotografano purtroppo uno spaccato di inciviltà che si ripropone troppo spesso in molte zone periferiche della città. Il tutto, nonostante il centinaio di telecamere ‘antifurbetti’ ormai posizionate in tutti i quartieri cittadini e l’apertura della nuova isola ecologica di via Avesani. Insieme all’amministrazione comunale stiamo predisponendo il regolamento per l’istituzione della figura dell’ispettore ambientale.

Tosi: città sporca e lavoratori traditi

Si avvicinano le elezioni e così ormai non passa giorno senza che l’ex sindaco attacchi frontalmente o replichi al suo successore. Così è successo anche per Amia.
“Sboarina, anche dopo 4 anni che è Sindaco, sa solo cercare di dar la colpa di qualsiasi problema al sottoscritto -dice Tosi- tra l’altro sbagliando come al solito bersaglio. I debiti di Amia degli scorsi -prosegue- anni sono stati accumulati dall’Amministrazione Sboarina, che in quest’ultimo anno ha solamente ripianato le perdite che essa stessa aveva creato in precedenza, con il passivo di bilancio esploso nel 2018 con Sboarina nel pieno del suo mandato. Infatti Amia nel decennio fino a metà 2017, quindi sotto la mia Amministrazione, con le gestioni nel tempo dei direttori generali Ercole, Cigolini e Alfeo, mai aveva registrato perdite di bilancio. Adesso è un bene che Sboarina con affanno abbia risolto i problemi finanziari prodotti da lui stesso, purtroppo non ha risolto quelli della vita reale dei cittadini che vedono ogni giorno strade sporche, erbacce e cassonetti pieni e strabordanti”.
Inoltre Amia “nonostante quattro anni di promesse dell’attuale Sindaco, non è stata ancora affidata in house con contratto diretto con il Comune di Verona. I dipendenti per tutto questo tempo sono stati traditi e presi in giro. Magari ora che ci avviciniamo alle elezioni Sboarina si ricorderà di queste promesse fatte e non mantenute verso i lavoratori…”.
Infine la grana Serit, ente controllato al 99% da Amia e quindi dal Comune di Verona. “Serit sta rischiando di saltare in aria – rivela Tosi – essendo che molti dei 58 Comuni della provincia che costituiscono il Consorzio che appalta a Serit la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, si stanno ritirando dal contratto. Senza questi Comuni Serit come può andare avanti, dato che la sua unica attività è appunto la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti per quei Comuni? Sboarina, che dopo aver portato Amia a perdite ingenti, ora depaupera anche il patrimonio di Amia stessa azzerando il valore di Serit, su questo fronte non proferisce parola”.
Ma non risparmia neppure Bruno Tacchella.
“Ci troviamo -dice Tosi- ad avere un Presidente di Amia che, anziché fare il suo lavoro – infatti la città è sporca – passa le giornate a insultare i cittadini su facebook, usando espressioni volgari che certo non s’addicono a un uomo delle istituzioni. Inaudito”.
Il riferimento è a un post su facebook in cui Bruno Tacchella, presidente di Amia,se la prende con male parole con chi ha lasciato materiale ingombrante (materassi e mobili) per strada in attesa del ritiro di Amia (come da regolamento), o rifiuti fuori da cassonetti pieni.
“Un conto – dice Tosi – è richiamare al senso civico di ogni cittadino, sarebbe sacrosanto, altra cosa è insultare istericamente via social non si sa bene chi. Un Presidente di Amia non deve solleticare gli istinti bellicosi della gente mettendo foto decontestualizzate, ma è pagato per tenere pulita e curata la città. Invece Tacchella prova a distrarre i cittadini e scaricare la colpa su di loro per nascondere la propria incapacità di guidare l’azienda. Infatti Verona è sporca, piena d’incuria: accanto a qualche incivile, che sicuramente c’è, molti si trovano i cassonetti pieni e non possono gettare la spazzatura. Ma Tacchella passa le sue ore sui social: per lui la colpa non è mai di chi ha responsabilità istituzionali, ma dei cittadini”.