Un ampio e complesso intervento che ha portato alla realizzazione di un nuovo elemento architettonico rispecchiante a tutti gli effetti la passerella ideata e realizzata da Carlo Scarpa nel corso dei lavori di restauro e sistemazione museografica del castello tra il 1961 e il 1964 per permettere, con un passaggio in quota, il collegamento tra le sale di esposizione della reggia a quelle della galleria. L’intervento di restauro ha inoltre riguardato il balconcino sottostante la passerella, entrambi ubicati nella parte centrale di Castelvecchio dove è collocata la statua equestre di Cangrande della Scala. Quest’area funziona da snodo di collegamento tra la reggia e la galleria. Importo complessivo dell’intervento 250 mila euro. «Un altro esempio di cura dell’Amministrazione comunale per il patrimonio architettonico monumentale della città – sottolinea la vicesindaca e assessora alla Edilizia monumentale Barbara Bissoli. Un importante intervento di restauro ”del moderno” che la nostra Amministrazione ha programmato, progettato e realizzato, completandolo tempestivamente grazie alla grande competenza ed esperienza di professionisti e professioniste coinvolti, che hanno operato sotto la guida della Direzione Edilizia Monumentale del Comune di Verona e della Soprintendenza competente per Verona. La passerella scarpiana di Cangrande della Scala presentava, all’atto del nostro insediamento, gravi problemi di manutenzione, conservazione e di sicurezza, nonostante gli interventi realizzati negli anni, rivelatisi non risolutivi. I lavori di restauro, iniziati l’8 gennaio 2025, hanno quindi previsto la sostituzione di alcune componenti della passerella troppo compromesse da risultare irrecuperabili, mentre sono stati recuperati e restaurati i parapetti di legno, i montanti e i corrimano». Presenti all’inaugurazione, oltre all’assessora alla Cultura Marta Ugolini, la dirigente della direzione Edilizia monumentale architetto Raffaella Gianello, l’architetto Valter Rossetto progettista e direzione lavori e l’ingegnere Maurizio Cossato di CONTEC progettista delle opere strutturali. Nel corso degli ultimi anni la ruggine ha provocato in modo significativo sulle parti metalliche dei danni molto seri che si sono aggiunti e combinati con altri fenomeni di degrado. L’ultimo estremo intervento del 2022 ha riguardato la messa in sicurezza dell’area di Cangrande mediante puntellamento della passerella con una struttura tubolare provvisoria, per evitare il pericolo concreto di crolli, e la chiusura con teli della parte sottostante per impedire che accidentali cadute di materiali dall’alto mettano a rischio il percorso dei visitatori del museo. Il sistema articolato ma continuo dei percorsi compreso il passaggio della passerella scarpiana permette di apprezzare la scultura marmorea di Cangrande da angolazioni e quote altimetriche diverse, offrendo ad ogni spostamento punti di vista inusuali ed inaspettati. Il visitatore viene accompagnato, con questo esemplare allestimento museografico di Carlo Scarpa, a vedere un’opera d’arte con occhi nuovi permettendogli di cogliere da distanza ravvicinata anche i dettagli più minuti e la qualità delle opere esposte.



