Il Laboratorio di Robotica del Presidio Riabilitativo del Centro Polifunzionale Don Calabria si arricchisce di una nuova strumentazione che segna un passo in avanti nell’innovazione dei percorsi riabilitativi: si tratta di Homing Tecnobody, che consente di integrare la teleriabilitazione anche in ambito robotico. Grazie a questa nuova tecnologia, i pazienti potranno proseguire a domicilio i trattamenti ricevuti presso il Presidio, favorendo l’accessibilità alle cure, riducendo i tempi di attesa e alleggerendo il carico assistenziale sui caregiver. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Apollinare e Cesira Veronesi, coinvolgerà inizialmente 50 pazienti, sia in età evolutiva che adulta, affetti da disabilità complesse. Attraverso avanzati sistemi di acquisizione e monitoraggio da remoto, la nuova tecnologia consente la raccolta in tempo reale dei dati sulle performance dei pazienti. I professionisti sanitari del Centro possono così adattare i protocolli riabilitativi in modo personalizzato, garantendo un supporto continuo e un follow-up efficace. Questo modello promuove l’autonomia del paziente, rafforzando la sua centralità nel percorso di cura e coinvolgendo, quando necessario, anche il caregiver in un processo terapeutico condiviso. Il progetto si inserisce nella volontà del Centro di rispondere alle nuove esigenze emergenti e mantenere standard elevati di qualità attraverso l’introduzione di tecnologie all’avanguardia. In questo contesto, è stato avviato un progetto pluriennale di potenziamento del laboratorio, orientato all’introduzione di tecnologie avanzate per una riabilitazione sempre più innovativa. Come ha sottolineato il Direttore Sanitario del Presidio, Beatrice Brugnoli: “In questo modo si rende possibile una terapia di prossimità, erogata nel contesto scelto dal paziente. È un ulteriore passo nell’attuazione di una riabilitazione coerente con il modello biopsicosociale, che valorizza i contesti di vita e mette sempre più al centro la persona.” Il Direttore del Centro Polifunzionale Don Calabria, Federico Patuzzo, ha aggiunto: “Questo intervento rappresenta concretamente il nostro impegno a portare l’innovazione là dove serve di più: accanto alle persone. Siamo convinti che tecnologia e umanità possano e debbano camminare insieme, per offrire a ciascuno la possibilità di vivere al meglio la propria condizione, superando i limiti imposti dalla disabilità. Il nostro obiettivo è costruire ogni giorno un futuro più accessibile, inclusivo e sostenibile.” “Abbiamo scelto di sostenere questo progetto sperimentale perché crediamo fermamente nella visione del Centro Polifunzionale Don Calabria, dove la persona e la sua quotidianità sono davvero al centro del percorso di cura – ha commentato Chiara Ballini, Presidente della Fondazione Apollinare e Cesira Veronesi – Auspichiamo che l’introduzione innovativa della teleriabilitazione possa rappresentare una svolta concreta e significativa, avvicinando la terapia alla persona, e non il contrario. È un esempio di come si possa fare sistema per rispondere ai bisogni delle persone e generare un impatto positivo sul territorio”. I risultati della fase sperimentale saranno presentati nel corso di un Convegno previsto per dicembre.