La seconda ondata? Il pericolo è un altro… Il prof. Bassetti perentorio: "Si fa del terrorismo, a novembre ce ne accorgeremo"

Seconda ondata? Terapie intensive intasate? Nuovo lockdown? Si starebbe facendo troppo terrorismo mediatico, secondo il Prof. Matteo Bassetti. Il linguaggio usato dai media appare a suo dire eccessivamente allarmista e di certo non commisurato a quella che a detta del Professore è la reale entità del pericolo da coronavirus. Le autorità, poi, sembrano non fare nulla per placare questo continuum di ansia e paura.

Come si fa a non distinguere la figura del positivo al covid da quella del malato di covid? Le conseguenze di questo modo di fare informazioni potrebbero essere molto gravi secondo il direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società Italiana di Terapia Antinfettiva.“C’è stato il giorno più basso dall’inizio dell’epidemia, perché due morti in tutta Italia non c’erano mai stati – e ricordo che parliamo di morti che non sappiamo se ‘per’ o ‘con’ il covid – e nessuno l’ha nominato.
Ecco perché credo che ci sia… Non voglio dire un disegno, non lo so, ma io credo che ci sia purtroppo poca gente che vuole dare i messaggi ottimistici”.
“A me hanno detto che sono banalizzante, che sono negazionista, mi hanno insultato… Io mi sono stufato, facciano quello che ritengono opportuno. Poi pagheranno le conseguenze. Sapete quando?
A ottobre, novembre, ma non per la seconda ondata. Al primo starnuto il nostro sistema sanitario salterà per aria per colpa di questa gente che ha terrorizzato il popolo! Se noi continuiamo a dire che ti viene il covid, sei fritto e muori, il primo a cui viene 37 di temperatura corre al pronto soccorso e cosa vuol dire per noi? Saltare per aria! Il problema non sarà la seconda ondata, sarà l’iper-afflusso di persone con nessun problema”, dice ancora Bassetti, che indica dunque un nuovo pericolo.
“Ci sono sporadicissimi casi gravi, ma ormai è diventata veramente molto simile a una forma influenzale. A novembre avremo centinaia di migliaia con questi sintomi e allora salterà per aria il sistema perché tutti saranno terrorizzati da questo virus”.

“Il virus è cambiato, ecco perchè”

A supporto della tesi di Bassetti arriva adesso uno studio scientifico in pre-print, quindi non ancora verificato dal mondo della scienza, che vedrebbe una mutazione del virus. Questa lo renderebbe meno aggressivo e virulento. Tra gli autori della ricerca anche Robert Gallo, scopritore del virus dell’HIV, oltre agli italiani Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e Davide Zella, dell’Institute of Human Virology, all’università del Maryland.
Ciccozzi ha spiegato all’Adnk Salute che sono state esaminate “numerosissime sequenze di Sars-Cov-2 da un database mondiale, raccolte da dicembre 2019 a luglio. E abbiamo scoperto che sta emergendo un ceppo che ha perso un pezzo: abbiamo rilevato la delezione nella proteina nsp1, implicata nella patogenesi del virus. Una modifica che può averne ridotto la letalità e potrebbe spiegare il limitato numero di decessi rispetto ai contagi in certe aree geografiche”.