La sosta della B può favorire il Chievo Aglietti è arrabbiato, dopo il ko di Cittadella: il break deve servire a ritrovare la forma

È arrivata l’ufficialità. La Serie B si ferma. Nella giornata di ieri l’Assemblea di Serie B, riunitasi d’urgenza alla presenza in remoto di tutte le società, ha deliberato la sospensione del campionato fino all’1 maggio. Un passaggio obbligatorio dopo gli otto positivi in casa Pescara e la conseguente decisione della Asl di fermare la squadra abruzzese per i prossimi tre turni. Il regolamento infatti impone che le ultime due giornate di campionato vengano disputate con tutti i club in pari per numero di partite giocate. Per il Chievo quindi niente trasferta martedì a Venezia e neppure Cremonese sabato prossimo al Bentegodi. Tutto rimandato a maggio, con 4 partite in appena dieci giorni: si parte sabato 1 da Venezia – Chievo, martedì 4 Chievo – Cremonese, venerdì 7 Entella – Chievo ed infine lunedì 10 maggio Chievo – Ascoli. I possibili playoff si svolgeranno da giovedì 13, con la finale fissata al 23 per l’andata e al 27 per il ritorno. Un mese di maggio più decisivo che mai.
EMPOLI – CHIEVO
A rendere ancora più complicato questo finale di stagione c’è anche il dibattito intorno ad Empoli – Chievo, gara non disputata lo scorso 5 aprile per il focolaio nel gruppo squadra del club toscano. Dopo la sentenza del giudice sportivo di non comminare alcuna sanzione, negando lo 0 – 3 a tavolino in favore dei gialloblu, la partita non si può dire del tutto chiusa. Il Chievo infatti ha preannunciato il reclamo contro la decisione di far disputare il match, anche se una data certa non è stata stabilita. Per forza di cose non si arriverà a una decisione tempestiva, rimandando così il possibile recupero nel traffico di maggio.
POST CITTADELLA
Senza dimenticare quello che più conta, il campo, che sabato scorso ha consegnato ai gialloblu una bruciante sconfitta al Tombolato di Cittadella. La delusione di mister Aglietti dopo il triplice fischio: “È stata una partita difficile da commentare, abbiamo avuto 10-15 situazioni di superiorità numerica e non siamo nemmeno riusciti a calciare in porta. Dobbiamo alzare la testa quando abbiamo la possibilità di colpire. Dispiace perdere, è una sconfitta pesante. Servono una determinazione, una rabbia e una concentrazione diversa. Abbiamo fatto qualcosa in più solo fino all’area di rigore. Bisogna essere più attenti e pensare meno a sé stessi e più alla squadra. Dico la verità, mi è piaciuto poco della squadra. Sono molto arrabbiato”. Jacopo Segalotto