L’agenda di Supermario. -5 all’elezione del Presidente della Repubblica Per il Quirinale si riparte da Draghi. A quanto pare il presidente del Consiglio ha iniziato per conto suo il giro degli incontri. Prima del Capo dello Stato e della ministra Cartabia si è visto con Fico e Guerini: servono i voti del Pd e del M5S

Come suo costume da grande vecchio della finanza internazionale ha nella segretezza la sua cifra stilistica. Secondo i ben informati di quanto avviene nelle stanze romane il presidente del Consiglio ha avuto un gran numero di colloqui, di cui peraltro le fonti ufficiali non hanno reso noto nulla.
Così solo nel chiacchiericcio parlamentare si è potuto apprendere che Draghi si è incontrato in mattinata al Quirinale con il Presidente Sergio Mattarella con il quale si sarebbe intrattenuto per una buona oretta. Un altro dei faccia a faccia che è stato custodito segretamente è quello con il presidente della Camera Roberto Fico. I due si sarebbero visti a Montecitorio. Fico, lo ricordiamo, è alle prese con la complicata macchina organizzativa perchè c’è da assicurare il voto regolare anche per quei parlamentari e i delegati regionali, che per motivi di covid si trovassero nell’impossibilità di esprimere la loro preferenza.
Su questo punto la Camera ha votato un ordine del giorno che impegna il Governo.
Un incontro che invece è stato visto da tutti è stato quello con il ministro della Giustizia Marta Cartabia, anche perchè lei non ha voluto nascondersi e ha preferito entrare dalla porta principale di Palazzo Chigi.
Grande riserbo invece per il colloquio intercorso con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. A lui infatti fanno capo numerosi esponenti del Partito Democratico.
Questo per quanto riguarda le mosse di Draghi. Ma sono in molti che premono per un Mattarella bis. Lo stesso New York Times ha espresso la sua preferenza per la permanenza di Mario Draghi a Palazzo Chigi. L’importante quotidiano americano parla senza mezzi termini di una vera stagione dell’oro da quando l’ex presidente della BCE si è insediato a Palazzo Chigi e ha cominciato ha mettere sui binari il treno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che farà piovere sull’Italia 209 miliardi. Per smarcarsi Draghi ha cercato di spiegare che il lavoro preparatorio è già stato fatto, ma conoscendo l’Italia e gli italiani, c’è poco da stra tranquilli. A Palazzo Chigi serve una guida sicura. E allora tutti a implorare Mattarella “resta con noi’’.

E Di Battista punta tutto su Draghi

Dagli schermi de La 7 Di Battista ha fatto capire che il prossimo Presidente della Repubblica non potrà che essere Mario Draghi. L’ex pentastellato, che nel frattempo ha dato consigli (chissà quali) a Luigi Di Maio e a Giuseppe Conte, sempre più in rotta di colisione, ha sentenziato che l’attuale premier scapperà al Quirinale. Di Battista ha parlato di fuga “come fece Vittorio Emanuele III’’ scappando a Brindisi, laciando gli italiani senza guida.
Ha poi tagliato corto su Silvio Berlusconi dicendo che ormai è sul viale del tramonto. Entrando nel merito della candidatura del fondatore di Forza Italia, Di Battista non è andato tanto per il sottile. Per Di Battista l’elezione di Berlusconi rappresenterebbe un fatto “devastante’’.