Molto partecipata questa mattina l’assemblea sindacale con Maurizio Landini alle Prima Industrie di Cologna Veneta. Il segretario generale nazionale, oggi in visita ad alcune fabbriche del Veneto, ha ribadito le ragioni dello sciopero generale del prossimo 12 dicembre indetto dalla Cgil per evidenziare l’inadeguatezza della manovra economica del governo che non affronta i problemi delle persone che la Cgil rappresenta. Una decisione, quella dello sciopero generale, che si rende necessaria, ha detto Landini, a fronte dei salari che non aumentano, delle pensioni ferme, della precarietà che continua, tutti argomenti di cui chi governa non vuole sentire parlare, malgrado la tassazione suoi redditi da lavoro abbia raggiunto livelli mai visti prima e mentre prosegue l’ingiusta politica dei condoni. Il segretario generale Fiom Cgil Verona Martino Braccioforte ha dato a lavoratrici e lavoratori una prima informativa sull’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici sottoscritto unitariamente da Fiom, Fim, Uilm sabato scorso, che garantisce inflazione, quota salario aggiuntivo e clausola di salvaguardia nel caso in cui l’inflazione dovesse avere dei picchi negli anni di vigenza del CCNL. Oltre a un aumento salariale medio di 205 euro in quattro anni, il documento, che nelle settimane prossime verrà sottoposto al voto di lavoratrici e lavoratori nei luoghi di lavoro, recepisce alcuni obiettivi importanti presenti nella piattaforma sindacale originaria, come l’avvio di una sperimentazione sulla riduzione dell’orario di lavoro che verrà affidata a una commissione specifica sul tema. Inoltre, sul punto del contrasto alla precarietà, si è concordato che almeno il 20% dei contratti a termine vanno stabilizzati, individuando contestualmente la causali. Lo staff leasing è stato limitato a massimo 48 mesi dopodiché scatterà il tempo indeterminato da parte di azienda utilizzatrice. La Segretaria generale Cgil Verona Francesca Tornieri ha ringraziato il segretario nazionale per l’attenzione posta su Verona, territorio solcato nell’ultimo anno da diverse crisi aziendali nel settore manifatturiero, e che presenta altre criticità con riferimento ai salari bassi o che non crescono a sufficienza, alle disparità di genere, alle difficoltà di pensionate e pensionati ad arrivare alla fine del mese sopperendo ai limiti dei servizi pubblici, sanità e sociale in testa.



