L’Arena conquista l’Opera di Algeri. La tappa del tour internazionale trasformata in un vero e proprio omaggio alla lirica

Un trionfo di pubblico e di emozioni ha accolto, nel fine settimana, il debutto di Fondazione Arena all’Opera Boualem Bessaih di Algeri. Una prima volta nel Paese nordafricano che ha suggellato la vocazione dell’Arena di Verona quale simbolo di coesione internazionale e leva competitiva per l’Italia nel mondo per uno sviluppo culturale condiviso. Oltre 1.400 spettatori hanno gremito il teatro per assistere a una serata interamente dedicata al grande repertorio operistico italiano, trasformando la tappa del tour promozionale internazionale in un vero e proprio omaggio al canto lirico. Sul palco, Eleonora Bellocci, Francesco Meli, Marta Torbidoni e Gezim Myshketa, accompagnati al pianoforte dal sovrintendente Cecilia Gasdia, hanno proposto un programma di capolavori, dalle arie più celebri de La Traviata, La Bohème, Aida e Tosca fino ad Andrea Chénier. Un viaggio attraverso il grande repertorio operistico italiano che ha conquistato il pubblico, regalando momenti di autentica emozione. E alle prime note di Billahi ya hamami, brano tradizionale locale suonato al pianoforte dal sovrintendente Gasdia per ringraziare l’Algeria, il pubblico è esploso in una lunga ovazione, suggellando un incontro non solo musicale ma anche umano e artistico. La serata è stata organizzata dall’Opera di Algeri in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura, con il sostegno del Ministero italiano della Cultura. In platea, numerose autorità: il presidente dell’Opera House di Algeri Farid Khaous, il vice capo missione dell’Ambasciata d’Italia Simone Ievolella, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Antonia Grande, oltre a rappresentanti dei ministeri algerini, di consolati e ambasciate straniere, e figure di rilievo del panorama culturale nazionale. Il concerto rientra nel tour internazionale di Fondazione Arena e si inserisce nelle attività promosse dal Piano Mattei per l’Africa, progetto che annovera tra i suoi obiettivi strategici la formazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, varato dal Governo italiano per favorire i rapporti con il continente africano. Durante le due giornate ad Algeri, il sovrintendente Gasdia, insieme agli artisti, ha tenuto anche una masterclass molto partecipata per studenti dai sei ai diciassette anni, già impegnati nello studio del canto lirico e del pianoforte. Un’occasione formativa preziosa, che ha permesso ai giovani allievi di confrontarsi ed esibirsi con professionisti di rilievo internazionale, ricevendo suggerimenti e consigli per proseguire il loro programma di studi. L’esperienza algerina conferma la vocazione internazionale di Fondazione Arena e il ruolo del canto lirico, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità, come ponte privilegiato di dialogo e collaborazione tra culture. «Siamo stati accolti da tanto calore ed entusiasmo, l’opera è amata in tutto il mondo e sa unire culture e popolazioni – afferma Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena di Verona -. Questo evento, ancora una volta, attesta l’interesse che il nostro patrimonio artistico desta e la potenza della cultura non solo come strumento di coesione e condivisione tra paesi diversi ma anche come strumento in grado di generare nuovi rapporti istituzionali».