L’aumento di capitale? Può attendere Differita l’attuazione, in opzione da 200 milioni, a una data successiva alla chiusura

DAVIDE CROFF

Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, riunitosi sotto la presidenza di Davide Croff, nel prendere atto della decisione di Assicurazioni Generali di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Cattolica, ha deliberato, informando le Autorità di Vigilanza, di differire l’attuazione dell’Aumento in Opzione da 200 milioni di Euro a una data successiva alla chiusura dell’Offerta.
La motivazione del differimento fa seguito alla decisione di Assicurazioni Generali di subordinare l’efficacia dell’Offerta, tra l’altro, alla circostanza che “tra la data del presente Comunicato e la data di pagamento del Corrispettivo, Cattolica non dia esecuzione alla seconda tranche dell’aumento di capitale per complessivi 200 milioni di euro deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 4 agosto e 11 febbraio, in esecuzione della delega attribuita dall’Assemblea Straordinaria del 27 giugno 2020”.
La scelta del Consiglio di Amministrazione di Cattolica di attendere gli esiti dell’Offerta si fonda primariamente sull’esigenza di evitare che l’esecuzione dell’operazione di aumento in pendenza dell’Offerta possa causare l’inefficacia di quest’ultima, così privando a priori gli azionisti di Cattolica della possibilità di valutare l’opportunità del disinvestimento alle condizioni proposte da Assicurazioni Generali.
Resta sin d’ora inteso, si legge in una nota, che tale decisione non pregiudica né condiziona in alcun modo il potere-dovere del Consiglio di Amministrazione di valutare l’Offerta e la congruità del corrispettivo proposto da Assicurazioni Generali, nell’interesse della stessa Cattolica e di tutti i suoi azionisti.