L’autotrasporto scalda “i trattori”

Un intervento diretto e senza sconti che mette in luce le contraddizioni del Green Deal applicato all’autotrasporto, tra scelte ideologiche e mancanza di soluzioni concrete. Un richiamo forte al realismo, alla sostenibilità economica e alla necessità di ascoltare chi ogni giorno lavora sulle strade. Questo l’intervento di Moreno Santarosa, presidente Fai Verona: “Abbiamo letto la retromarcia “di facciata” della Commissione Europea che ha modificato il divieto di immatricolare i motori endotermici dopo il 2035. Abbiamo visto i danni economici che questa scellerata delibera ha causato alle case costruttrici, che hanno, nonostante questo, messo sul mercato dei camion elettrici che faticano a superare i 400 km di percorrenza e costano non meno di 300.000 €, acquisto insostenibile. Non abbiamo visto realizzata la rete di ricarica necessaria a garantire di completare i trasporti giornalieri. Abbiamo visto i prezzi degli autocarri a gasolio aumentare più del 30% in pochi anni, perché alla fine le perdite delle case costruttrici vengono scaricate sugli autotrasportatori. Area di ricarica elettrica TIR, vuota. FAI insiste nella propria iniziativa, con IRU (l’associazione internazionale dell’autotrasporto), al fine di arrivare ad una modifica sostanziale delle regole inserite nel Green Deal, perché l’imposizione della trazione elettrica ha messo fuori gioco l’Europa nei confronti della Cina, che con il monopolio delle terre rare e un costo della manodopera da terzo mondo esercita una concorrenza sleale nei confronti delle aziende produttrici del vecchio continente. La battaglia non è da sottovalutare: FAI sta scaldando i motori per, se necessario, portare a Bruxelles una folta rappresentanza di autotrasportatori. Ma cosa c’entrano i trattori? Gli autotrasportatori hanno i trattori stradali; viste le problematiche comuni, FAI ha in atto una interlocuzione con Coldiretti per condividere delle iniziative con i trattori agricoli, che in passato sono state peculiari della loro categoria, per richiedere una scelta sostenibile che percorra, senza tanti lacci e lacciuoli, tutte le strade utili alla riduzione dell’inquinamento globale. Anche FAI Verona in prima fila a fianco degli autotrasportatori, contro gli euroburocrati”.