Venerdì 7 novembre 2025, alle 20.45 presso il Teatro Fonderia Aperta di Verona (via del Pontiere), si terrà «Era bello il mio ragazzo», una serata di canzoni e riflessioni sulle morti sul lavoro. L’iniziativa è presentata da Fondazione Centro Studi Doc ETS con il sostegno di Rete Doc. L’ingresso è libero con offerta volontaria a favore di Medici per Strada APS. Il titolo dell’evento riprende la celebre canzone portata da Anna Identici al Festival di Sanremo del 1972, un brano coraggioso che già allora denunciava la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro e il prezzo umano del progresso economico. A distanza di oltre cinquant’anni, quel grido di dolore resta purtroppo nei primi otto mesi del 2025 in Italia si contano 681 vittime sul lavoro, con un leggero aumento dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2024 (fonte INAIL). Una cifra che conferma come la strage sul lavoro non si sia mai interrotta e continui, ogni giorno, a colpire in silenzio. A reinterpretare «Era bello il mio ragazzo» e altri brani simbolo del canto civile italiano saranno Carla Motta (voce e chitarra), Alfredo Nicoletti (chitarra) e Livio Masarà (pianoforte, violino e fisarmonica) del gruppo Catanaj. Il repertorio attraverserà le opere di Paolo Pietrangeli, Ivan Della Mea, Gualtiero Bertelli, Chico Buarque de Hollanda, Maria Carta, Gianmaria Testa, Gang e naturalmente Anna Identici: canzoni che, nel tempo, hanno saputo unire arte, denuncia e memoria sociale. Nel corso della serata interverranno anche il giornalista Enrico Santi e lo scrittore Giuseppe Ciarallo, autore del volume «Era bello il mio ragazzo. Canzoniere del dolore e della rabbia» (Pendragon). Le loro riflessioni, in dialogo con la musica, offriranno un momento collettivo di memoria e consapevolezza, come scrivono Luigi Manconi e Chiara Tamburello nella prefazione del libro: «un processo di memoria e responsabilità condivisa». «Era bello il mio ragazzo» non è solo un omaggio musicale, ma un atto di impegno civile. Un invito a non abituarsi alla tragedia delle morti sul lavoro e a chiedere con forza più sicurezza, più tutela, più rispetto per la vita di chi lavora. Perché il prezzo del progresso non può continuare a essere pagato con la vita delle persone. La Fondazione Centro Studi Doc è un ente di ricerca e formazione che sostiene la dignità del lavoro in tutti i settori in cui le tutele e il lavoro non vengono riconosciuti, con una particolare attenzione al diritto della salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori. Attraverso progetti nazionali ed europei, analizza l’evoluzione del lavoro cooperativo e promuove modelli di impresa mutualistici orientati alla sostenibilità e alla partecipazione. Medici per Strada APS è un’associazione di promozione sociale di Verona costituita da personale medico, infermieristico e sanitario, cittadine e cittadini che sostengono i diritti umani, il diritto universale alla salute e la solidarietà tra i popoli. Con l’organizzazione di concerti e festival raccoglie fondi a favore di associazioni umanitarie che operano in prima linea, nelle zone di guerra o di estrema povertà, facendo proprie lei stanze di Gino Strada.



