Le giornate del Fai d’autunno. E non c’è “il solito Barbieri…” Col Gruppo giovani si visiterà anche il Cimitero monumentale

Le Giornate FAI d’Autunno compiono otto anni e sono più vitali che mai. Sono giovani perché animate e promosse proprio dai Gruppi FAI Giovani, che anche per quest’edizione hanno individuato itinerari tematici e aperture speciali che permetteranno di scoprire luoghi insoliti e straordinari in tutto il Paese. Un weekend unico, irrepetibile, che sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019 toccherà 260 città, coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi del FAI – Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva a ottobre. Tra queste c’è naturalmente Verona. Non è il “solito Barbieri…” quello proposto dal Gruppo FAI Giovani di Verona. Ma ecco nel dettaglio.
GRAN GUARDIA E MOSTRA “IL CIMITERO MONUMENTALE, MUSEO A CIELO APERTO”. E’ stata realizzata da AGEC in collaborazione con l’Archivio Tommasoli. Si tratta di una mostra emozionale che intende ripercorrere il filo della memoria nei variegati aspetti che si presentano all’interno del cimitero monumentale. L’interesse è rivolto all’architettura, alle sculture, ai monumenti e agli arredi che qui si compongono in una sorta di museo a cielo aperto, mostrando una bellezza che attraversa ormai più di due secoli.
PIAZZA BRÀ E PALAZZO BARBIERI. Nell’ambito del rifacimento della piazza, l’edificio più significativo fu la Gran Guardia Nuova, nato come caserma della guardia civica, divenne poi sede del comando militare Austriaco, e con l’annessione del Veneto all’Italia assunse la funzione di sede municipale con il nome di Palazzo Barbieri. La sua storia fu complessa per la scelta tra i diversi progetti presentati e per i costi richiesti dalla sua realizzazione. La Commissione dell’Ornato, incaricò Giuseppe Barbieri di presentare il progetto finale, consegnato nel 1831 e approvato nel 1835. Nello stesso anno iniziò la sua costruzione che richiese circa un decennio. Dal punto di vista architettonico presenta una facciata monumentale in stile neoclassico compresa tra due ali laterali simmetriche. Danneggiato dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, richiese un notevole intervento di ricostruzione, nel quale fu aggiunto alla facciata posteriore un edificio a semicerchio per gli uffici comunali.
TEMPIO OSSARIO E CRIPTA (* Ingresso esclusivo per gli Iscritti FAI). L’ossario fu costruito negli anni 1930-33 in ottemperanza alle disposizioni nazionali per raccogliere e onorare il sacrificio dei 4000 caduti durante Prima guerra mondiale. Esso è situato al centro del cimitero giardino, un ampliamento del cimitero monumentale, progettato nel 1828 da Giuseppe Barbieri.
CIMITERO MONUMENTALE. La necessità di costruire un cimitero fuori dalle mura della città, determinata da motivi igienici e di decoro oltre che da disposizioni legislative, spinse l’ingegnere e architetto municipale di Verona, Giuseppe Bar­bieri, a presentare un progetto nel 1828. Il sito prescelto fu individuato alla sinistra dell’A­dige, al di fuori di porta Vittoria. Il progetto, in stile neoclassico, prevedeva un ampio recinto quadrato di 182 metri per lato, con due emicicli posti a destra e sinistra dell’ingresso.
PALAZZO BECCHERLE (In­gresso esclusivo per gli Iscritti FAI). Palazzo Beccherle fu progettato da Giuseppe Bar­bieri nel 1818 su committenza di Bernardo Palmarini. Il progetto mira a riconfigurare e riordinare, dal punto di vista distributivo, una porzione di isolato già costruito e di più antico insediamento. Il Palazzo infatti si trova sull’antica via dei Brentari, oggi Stradone San Fermo.