Legnago. Anziana scomparsa, “giallo” a Porto “Credo che possa essere stata raggirata e che sia salita in macchina con qualcuno”

“L’ultima volta che l’abbiamo vista è stato il venerdì mattina, lei usciva tutte le mattine, prendeva la solita stradina e andava a piedi dal tabacchino. Prendeva le sigarette per lei e per questo fantomatico amore e poi andava al bar” racconta ai microfoni di Storie Italiane su Rai1 con Eleonora Daniele, la moglie del nipote di Clara Rossignoli, la 79enne scomparsa da Porto di Legnago, nel veronese, dall’11 aprile scorso. “Ci hanno detto che ha chiesto un prestito di 10 euro alla ragazza che lavorava lì, aveva bisogno di soldi”, prosegue, “A noi rubava molte cose in casa, chiedeva le sigarette. La sua pensione andava via tra il tabacchino a cui segnava sigarette e profumi e cose varie, e i bar in cui ci hanno riferito che spesso arriva a 500- 600 euro. Andava a fare la spesa alla Caritas e non si sa dove portava il mangiare. Secondo me, stava anche aiutando qualcuno: come prendeva la pensione, saldava i debiti e ripartiva a segnare e se è vero quello che ci dicono, bastavano appena per saldare i due posti, per quello era sempre senza soldi”. “Negli ultimi tre mesi raccontava di questo amore, che in realtà sono due, di cui noi abbiamo comunicato i nomi”, rivela, “I carabinieri si sono informati e sembra che fosse tutto frutto della sua immaginazione. Inoltre, nel giro di un mese aveva cambiato tre telefoni. Lei diceva che glieli avevano rubati, la nostra supposizione è che li vendesse. Non so se qualcuno le ha prestato soldi, se era entrata in un giro, non credo nella fuga d’amore. Credo che possa essere stata raggirata da qualcuno, che non sia sugli argini, ma che sia salita in macchina con qualcuno. Molte persone sanno e hanno visto”. “Aveva dei problemi seri: era un’anziana con dei problemi di demenza e con un fascicolo aperto dagli assistenti sociali da quasi due anni in cui chiedevamo aiuto”, aggiunge. “I guai ci sono stati quando ha iniziato a frequentare assiduamente un bar dalla mattina alla sera. Abbiamo avuto spesso persone che venivano a cercare la signora perché avanzavano dei soldi, non italiane. Eravamo spaventati”. “Tornava un po’ prima in questi giorni, di solito tra le 10 e mezzanotte. Dormiva, si alzava e ripartiva. La vita che faceva da un anno e mezzo era questa”, conclude, “Passava molto tempo con marocchini e gente pregiudicata: una volta l’ha accompagnata a casa una signora che aveva il bracciale sulla gamba, un marocchino le ha dato un frigorifero ed erano mesi che veniva a chiedere i soldi e l’ha minacciata di spararle in testa, cioè cose da telefilm, veramente”.