Lettere al direttore. Ex Caserme, riqualificare al buio è un rischio anche per la Questura

Gentile direttore, risiedo nella zona di San Zeno e mi chiedo perché l’Amministrazione comunale voglia ingolfare anche il nostro quartiere. Il recupero delle ex caserme ben venga, ma si deve tener conto di che cosa si scatenerà dopo nelle strade. In particolare non capisco perché si voglia spostare la Questura. A vantaggio di chi? Che cosa ne pensa di questo modo di procedere?
Giorgio Ribattini
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La marcia sulle ex caserme da parte dell’amministrazione Tommasi è una eredità delle precedenti amministrazioni con le quali questa Giunta deve fare i conti.
Il patrimonio militare dismesso può rappresentare una enorme opportunità per riordinare la città perché offre spazi urbanistici che consentono di creare nuove funzioni nei quartieri e rendere più razionali le collocazioni di molti uffici pubblici.
Ci sono però alcune questioni di metodo che meritano un approfondimento.
Innanzi tutto una scelta urbanistica di queste dimensioni che prevede di dare nuove funzioni all’ex caserma di Riva di Villasanta (Agenzia delle Entrate) alla ex caserma Busignani (uffici giudiziari) e all’ex caserma di San Bernardino (Questura?) meriterebbe un confronto pubblico quantomeno con gli ordini professionali cittadini, dagli architetti agli ingegneri, dagli avvocati ai commercialisti per capire le esigenze e come sfruttare al meglio le opportunità.
In secondo luogo, ben venga un piano della mobilità per fare del quartiere di San Zeno una grande zona 30 ma resta da capire se può bastare questo per ammortizzare l’arrivo di tre insediamenti di così grandi dimensioni che potranno essere attrattori ma anche generatori di traffico. E qui è fondamentale capire le destinazioni finali di questi complessi ex militari. Che cosa ospiteranno davvero? Quanti dipendenti? Avranno uffici aperti al pubblico? E quanto pubblico?
Il Comune affida la progettazione per riqualificare le ex caserme all’ufficio tecnico del Demanio senza però dare indicazioni sulle funzioni finali previste. Ma gli equilibri complicati della maggioranza Tommasi non consentono di mettere già nero su bianco la destinazione della Questura per l’ex caserma San Bernardino perché parte del Pd e di altre liste sono contrari perché temono che la vivibilità del quartiere vada in crisi.

Ma è come se si ristrutturasse Castel San Pietro senza sapere prima se sarà un hotel a 5 stelle, un casinò o un museo. E’ chiaro che la destinazione degli spazi cambia in base alle funzioni. Quanto traffico può attirare una Questura è un elemento che va valutato con studi e grande attenzione, ma andrebbe capito anche se la collocazione a San Bernardino può essere funzionale per la Polizia di Stato che ha necessità di avere la sede operativa in zone di veloce accesso e ingresso alla città, lungo le direttrici principali.
Il quartiere di San Bernardino è più comodo di lungadige Galtarossa per la Questura?