Ancora una volta le speranze del tifo gialloblù non sono state ripagate e l’Hellas spreca una nuova occasione per risollevarsi e tentare di uscire dalle zone calde della classifica. A Genova, contro il Grifone, finisce 2-1 per la squadra di casa che, in rimonta, ritrova la vittoria che tra le mura amiche mancava dallo scorso campionato. Con la sconfitta di Marassi fanno 6 punti in 13 partite che vuol dire ultimo posto in classifica a braccetto con la Fiorentina. E il dato più preoccupante è che nell’era dei tre punti a vittoria, nessuna squadra nella storia si è mai salvata a fine campionato dopo aver racimolato un bottino così misero dopo 13 partite. Questo per sottolineare che per la salvezza, anche se il campionato è ancora lungo e la classifica relativamente corta, servirà veramente un’impresa. Sicuramente, si è visto nelle ultime partite, il cambio allenatore con l’arrivo di De Rossi al posto di Vieira ha giovato all’ambiente genoano, chissà che anche la società scaligera non stia pensando di adottare la stessa strategia con la permanenza di mister Zanetti che ormai appare veramente appesa ad un filo. E’ lo stesso allenatore vicentino a confermare questa sensazione davanti ai microfono nel post partita. «Non ho ancora parlato con nessuno della società – ha detto Zanetti, ma so come funziona il calcio. Io sono a disposizione e la dirigenza farà le sue valutazioni. Questa settimana ho spinto al massimo e giro a testa alta con orgoglio. Quello che posso fare è scusarmi. La responsabilità arriva dall’attaccamento verso la piazza. Io sono un dipendente del club – ha concluso il tecnico -. Se la società riterrà che io sia ancora la persona giusta io ci sarò. Se non sarà così sarò il primo tifoso dell’Hellas da divano». Sogliano, come sempre, deciderà con calma se proseguire con Zanetti o se cambiare guida tecnica. Non ci sono ancora dei nomi accostati alla panchina gialloblù. Ma probabilmente, in caso di esonero, in pole potrebbe esserci Massimo Donati, esonerato ad ottobre dalla Sampdoria e già vicino a sedere sulla panchina dell’Hellas prima dell’arrivo di Zanetti. Oltre a tutto ciò è arrivata anche la protesta dei tifosi nei confronti della proprietà americana Presidio con uno striscione sotto la sede gialloblù. Una presa di posizione chiara verso la società che appare assente in queste ultime settimane. Ora, l’Hellas torna in campo per preparare la sfida di sabato sera che vedrà i gialloblù affrontare l’Atalanta al Bentegodi. Partita complicatissima per il Verona che rischia di vedersi scivolare in classifica ancora di più.
PER I BOOKIE LA RETROCESSIONE È UN RISCHIO CONCRETO.
Alla Fiorentina serve un miracolo: nessuna squadra infatti si è mai salvata in Serie A dopo non aver mai vinto nelle prime 12 partite. E alla tredicesima giornata è arrivata un’altra sconfitta, contro l’Atalanta, che fa rimanere i toscani a soli sei punti in classifica. Numeri impietosi, che fanno calare le quote dei bookmaker per una clamorosa retrocessione in Serie B: come riporta Agipronews, si passa infatti dai 7,50 dell’ultima rilevazione agli attuali 5 su Better e BetFlag. Davanti ai Viola, rimane in pole una discesa in seconda serie del Verona, fanalino di coda insieme proprio alla Fiorentina: opzione che scende ancora, passando da 1,45 a 1,40.



