L’ingorgo dei sottosegretari. Il voto di fiducia al Governo meloni Berlusconi ha preparato nei minimi particolari il suo ritorno al Senato dove è in corso il dibattito dopo che la premier ha consegnato il testo del suo discorso. Il Cavaliere fa sapere di averlo apprezzato, ma non cede suoi nomi del sottogoverno

GIORGIA MELONI, SILVIO BERLUSCONI, MATTEO SALVINI, LICIA RONZULLI

La presidente del Consiglio ha scelto al Senato di non fare una breve sintesi dell’intervento il cui testo era stato depositato martedì. Un applauso è subito partito dai banchi della destra verso Giorgia Meloni e i suoi ministri, mentre il presidente del Senato Ignazio La Russa avviava la discussione che ha visto tra gli altri gli interventi del senatore a vita ed ex presidente del Consiglio Mario Monti che ha annunciato la sua astensione in attesa di valutare provvedimento per provvedimento.
Dopo di lui è intervenuta anche Maria Stella Gelmini, senatrice del Terzo Polo di Calenda-Renzi, che ha annunciato un’opposizione repubblicana, ma senza sconti. Da segnalare poi l’intervento di Aurora Floridia, senatrice eletta nel Veneto e a Verona, che ha sottolineato i problemi che affliggono la nostra Regione: l’inquinamento più alto d’Italia (vicenda Pfas) e le difficoltà del Lago di Garda con il suo collettore ancora alla ricerca di finanziamenti.
Alla Camera, lo ricordiamo, Giorgia Meloni ha ottenuto una larga maggioranza. Ora toccherà ai senatori esprimere il loro voto.