Liste d’attesa e interessi elettorali. Scontro a muso duro fra Tosi e Lanzarin: eppure sono alleati La Corte dei Conti certifica i problemi

Arriva la relazione della Corte dei Conti e si scatena la battaglia politico-elettorale nel Centrodestra con Flavio Tosi, coordinatore veneto di Forza Italia, e l’assessora zaiana Manuela Lanzarin. “La Corte dei Conti purtroppo certifica e mette il timbro su quelli che si sapeva essere i due grandi problemi che lascia in eredità Zaia: la sanità, in particolare le liste d’attesa, e la Pedemontana, che crea voragini nel bilancio regionale”, dichiara Flavio Tosi. “Nessuno – continua – mette in discussione la risposta ai casi acuti e la grande interventistica, assolute eccellenze. La Regione però nel 2024 è riuscita ad erogare l’89 per cento delle prestazioni a 30 e 90 giorni, ma quello che non si dice è che l’11% rimasto scoperto, equivale ad almeno 120 mila prestazioni sanitarie di questa tipologia. Un’enormità! Per oculistica, dermatologia, alcune prestazioni diagnostiche, anche cardiologiche, le liste d’attesa sono di mesi e mesi, lo stesso dicasi per gli interventi programmati (cataratta, protesi, ecc), per quelli i pazienti veneti devono attendere anche più di un anno. Dunque – prosegue Tosi , adombrando le dimissioni della Lanzarin – c’è molto da fare. Infatti, noi avremmo evitato le manifestazioni di giubilo di Palazzo Balbi. Nel 2024 l’avanzo di cassa del bilancio della Sanità è stato di quasi 450 milioni. 450 milioni quindi liquidi e spendibili, ma solo una piccolissima parte è stata messa per ridurre le lista d’attesa. I soldi dunque ci sono, ma non ne vengono investiti a sufficienza per contrastare l’enorme problema che i veneti vivono in prima persona”. Immediata è arrivata la risposta della Lanzarin. “Ci sono alleati che, anche nei momenti difficili, lavorano al fianco delle istituzioni. E poi c’è chi – come Flavio Tosi – preferisce lanciare attacchi sterili e strumentali contro la sanità veneta e i suoi ospedali. Le sue dichiarazioni sono un’offesa al lavoro quotidiano di migliaia di professionisti che operano con serietà, giorno e notte, per garantire servizi di qualità ai cittadini”. Lo afferma l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, replicando con fermezza alle critiche di Tosi. “Basterebbe consultare una rassegna stampa del periodo in cui Tosi era assessore alla sanità per capire la gestione disastrosa che ha lasciato: liste schizzate alle stelle, inchieste, circostanziate critiche dalle associazioni sindacali. Oggi un Tosi in campagna elettorale attacca un modello che funziona, dimenticando di far parte egli stesso della maggioranza che governa, a Roma come in Veneto. Ma per Tosi, evidentemente, è più utile farse opposizione da solo, con evidenti finalità elettorali”, prosegue Lanzarin. “La realtà è che il Veneto è prima Regione per qualità dei servizi sanitari, come attestato dal Ministero della Salute con gli ultimi indicatori LEA. I dati sono inequivocabili: –94% di prestazioni da recuperare in classe D (da 82.811 a 2.201), –97% in classe P (da 74.169 a 5.304). Solo tra dicembre 2024 e maggio 2025, le prestazioni urgenti da erogare in 10 giorni sono scese a zero, quelle entro 30 giorni sono calate dell’80% (da 10.814 a 2.202) e quelle entro 60 giorni del 69% (da 17.381 a 5.304)”. “Invito i cittadini, ma soprattutto Tosi – che parla anche in questo caso senza studiare la materia – a verificare questi dati. Sono pubblici, tracciati quotidianamente e parlano chiaro: il sistema veneto è solido, efficiente e funziona, grazie anche al lavoro di tante persone per bene.” “La sentenza di parifica della Corte dei Conti, e la requisitoria del Procuratore regionale, descrivono con chiarezza una sanità veneta gestita in modo virtuoso, trasparente, efficace. È un riconoscimento oggettivo, che va ben oltre la polemica politica. E anche la nuova piattaforma nazionale del Ministero della Salute certifica il lavoro fatto in Veneto, ponendoci tra le Regioni più virtuose per l’abbattimento delle attese. Non a caso, il Ministro Schillaci ha riconosciuto pubblicamente i risultati raggiunti, citando – tra l’altro – un miglioramento del 20% nei tempi di attesa per le visite dermatologiche”, spiega l’Assesore Lanzarin. “Tosi – conclude l’Assessore- vive in perenne campagna elettorale”.