Liste d’attesa, ne riparliamo a settembre Rinviati gli approfondimenti anche per la sanità territoriale e i medici di base

Si è svolto il tanto atteso incontro unitario tra le Organizzazioni Sindacali con l’Assessore alla Sanità e Sociale della Regione Manuela Lanzarin circa i tanti i temi sui quali la parte sindacale attendeva aggiornamenti. Si parla di liste d’attesa, Aggregazioni Funzionali Territoriali, situazione dei medici di Medicina Territoriale, applicazione del nuovo Nomenclatore Tariffario e relativi aggiornamenti dei ticket e le esenzioni per reddito. Non su tutti i temi, fa sapere in una nota la Cisl Funzione Pubblica, l’assessore ha dato aggiornamenti rinviando a settembre gli approfondimenti per quanto riguarda le Aggregazioni Funzionali Territoriali, Medici di Medicina Territoriale, l’applicazione nuovo Nomenclatore Tariffario e relativi aggiornamenti dei ticket. “Inoltre – scrivono – il tema trasversale, quale la carenza di personale, in particolare sanitario e socio sanitario si è deciso che sarà approfondito in una sezione specifica alla presenza dei tecnici competenti. Sulle rimanenti questioni, ad iniziare dagli ATS, il dottor Spano, dirigente competente, nell’elencare i compiti già svolti dalla regione, ha ribadito che la fase applicativa passa ai territori e ai singoli ATS, i quali dovranno coinvolgere tutti gli stakeholder, comprese le organizzazioni sindacali”. Risulta intanto in avanzata fase di applicazione il decreeto sulla sanità territoriale: su 99 Case di Comunità previste, 62 sono già attive anche se carenti di alcune attività, mentre su 49 Ospedali di Comunità, 43 sono già attivi dal 2024. Per la telemedicina c’è stato un rallentamento per motivi burocratici nazionali legato alle procedure di gara, ma il Veneto sta già testando questa nuova modalità con buoni risultati. Circa il numero unico 116117 (call center da contattare da parte degli utenti per qualsiasi informazione inerente alla materia sanitaria), è stata completata la sperimentazione sul territorio di Bassano, e evolverà in una prima fase nei territori delle ULSS 1, 3 e 4 per poi essere esteso in tutto il territorio regionale. “Infine sulle liste d’attesa siamo stati informati dell’avvio del portale nazionale dove tutte le regioni dovranno pubblicare lo stato dell’arte sui tempi di attesa, per adesso il Veneto è tra le poche regioni che hanno già iniziato a inserire i propri dati e per questo non è possibile fare delle comparazioni”. Per quanto riguarda i dati, da maggio 2023 a oggi, inoltre, le prestazioni da recuperare in classe D si sono ridotte del 94% passando da 82.811 a 2.201, mentre per quelle in classe P si registra un calo del 97% dall’inizio del piano straordinario di recupero, passando da 74.169 prestazioni in attesa alle attuali 5.304. Le specialità maggiormente in sofferenza sono in particolare dermatologia, oculistica e ortopedia. La regione, inoltre, ha speso integralmente le risorse assegnate per abbattere le liste d’attesa, utilizzando risorse del Fondo sanitario regionale. Nel 2023 sono stati assegnati e spesi 29,1 milioni di euro; nel 2024 la Regione ha impiegato 41,5 milioni di euro, già interamente assegnati e utilizzati; nel 2025, con DGR 333 del 1° aprile, sono stati già stanziati 42,3 milioni di euro, così ripartiti: 22,3 milioni per prestazioni aggiuntive del personale, 20 milioni per acquisti da privato accreditato.