Nell’ultima seduta, il Consiglio comunale ha approvato (22 voti favorevoli e un astenuto) la delibera di presa d’atto del documento del Sindaco che dà avvio al procedimento di variante normativa del Piano degli Interventi del Comune di Verona finalizzata al riordino delle destinazioni d’uso per la tutela e la valorizzazione in particolare del Centro Storico Maggiore, sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Primo importante passo attraverso una presa d’atto del documento del Sindaco Damiano Tommasi che prevede il riordino della disciplina della destinazione d’uso delle locazioni turistiche, che a Verona sono passate da una trentina nel 2012 a ben 3000 nel 2024, di cui 2000 solo nel Centro Storico. La delibera è stata illustrata dal sindaco Damiano Tommasi che ha spiegato ”Come già illustrato in Commissione, il documento che presentiamo contiene le linee guida e la volontà di intervenire da subito sul piano degli interventi, in particolare riguardo al nostro centro storico e al tema delle locazioni turistiche. La nostra città, patrimonio Unesco dal 2000 per la straordinaria conservazione e stratificazione del centro storico all’interno delle mura magistrali, deve poter garantire un equilibrio tra vivibilità, residenzialità e turismo. Proprio per questo da circa un anno stiamo lavorando su modalità concrete di intervento. È inoltre nostro dovere redigere il Piano di gestione del patrimonio Unesco, avviato il 10 luglio 2025, che si inserisce all’interno del percorso del Pat, adottato in via preliminare nel dicembre 2024. Con questo atto intendiamo preservare le locazioni turistiche già attive e in regola, ma al tempo stesso regolamentare le nuove aperture, con un orientamento verso altri quartieri, così da distribuire in modo più equilibrato l’offerta turistica. I numeri parlano chiaro: dalle poche decine del 2012 siamo arrivati a circa 3.000 locazioni nel 2024, di cui oltre 2.000 solo nel centro storico. È un fenomeno che impone una riflessione. Da un lato c’è il rischio di overtourism, dall’altro quello della desertificazione residenziale. Due dinamiche che minacciano la vivibilità dei nostri centri storici e che dobbiamo affrontare con responsabilità, perché la tutela del patrimonio Unesco non è solo una scelta, ma un obbligo. Questo documento viene oggi sottoposto al Consiglio per una presa d’atto formale, in attesa che la variante al piano degli interventi renda operative le misure di regolazione delle locazioni turistiche dentro le mura magistrali del centro storico”. Nel dibattito che ha preceduto la votazione è intervenuto il consigliere Pietro Giovanni Trincanato di Traguardi affermando che ”questa proposta non ha uno spirito punitivo verso chi gestisce locazioni turistiche in modo regolare, attività che ha avuto un ruolo importante nell’assorbire l’aumento del turismo, sopperendo ai limiti del sistema alberghiero. Tuttavia, è necessario intervenire per regolamentare un settore oggi del tutto privo di regole”. Salvatore Padadia di Forza Italia interviene per esprimere ”perplessità sulla chiarezza dell’intervento normativo, pur riconoscendo la necessità di regolamentare”. Anche Alberto Falezza del Pd, come residente della Città Antica, ha detto di ritenere necessario intervenire: ”Non si tratta di vietare, ma di regolamentare”. Il Consiglio comunale di Verona è intervenuto, inoltre, per governare l’evoluzione del settore logistico e il suo impatto sul territorio urbano. La variante alle Norme Tecniche Operative del Piano degli Interventi introduce una distinzione chiara tra le diverse forme di attività logistica. Significa riconoscere che la logistica distributiva va regolata con attenzione, perché può incidere profondamente sulla qualità della vita nei quartieri, sulla viabilità, sulla coerenza degli insediamenti urbani.
 
             
		