Luca getta l’amo e tira su un..siluro “E’ stata una lotta, l’ho preso in braccio, poi, dopo la foto, l’ho ributtato nel Bussè”

Non credeva ai suoi occhi Luca Visentin, il giovane ventisettenne di Sanguinetto, quando ha visto affiorare dalle acque l’enorme testa di un pesce siluro agganciato alla sua lenza: “Ero da tempo appostato sulla sponda del Bussè, in prossimità del ponte Fior di rosa a Legnago” racconta, “la mia speranza era proprio quella di agganciare un pesce siluro e per questo ho usato la tecnica dello spinning per attirare la preda”.

Appena Visentin ha realizzato che qualcosa di grosso si era agganciato all’esca è iniziata una vera e propria lotta per portare a riva la preda stessa: “Penso di averci impiegato oltre una decina di minuti per sfiancare la resistenza del pesce. Appena vista la testa mi sono accorto di quanto potesse essere grosso”. Luca Visentin è un grande appassionato di pesca sportiva e pratica il Catch & Release (dall’inglese catturare e rilasciare) seguendone scupolosamente la deontologia: “Rilasciare il pesce pescato, non è segno solo segno di grande civiltà e rispetto per l’ambiente, ma rappresenta una vera filosofia dove alla gioia della cattura si aggiunge la felicità di vedere l’animale appena catturato di nuovo libero”.

Ma entriamo nei particolari della lotta contro questo pesce introdotto in Italia negli anni ‘60: “Una volta trascinato il pesce siluro sulla riva, ho cercato di abbracciarlo per tirarlo fuori quel tanto che basta per valutarne le proporzioni ed immortalare con una foto l’impresa. Poi accuratamente ho liberato velocemente il pesce dall’ingombro dell’amo (rigorosamente singolo) e quindi l’ho rilasciato vedendolo nuovamente sparire sott’acqua”.

Il freddo gelido di questo periodo e qualche escoriazione alle mani, sono valse la pena per la grande soddisfazione di Visentin che non aveva mai pescato una preda così grossa: “Era lungo circa 180 centimetri e credo pesasse oltre 40 kilogrammi”. Il giovane di Sanguinetto è anche un valido calciatore di calcio a cinque. Nella stagione 2019-19 infatti, ha vinto il Pallone d’oro della Lega Uisp sezione di Legnago. “In questo periodo che siamo fermi causa Covid, ho più tempo per dedicarmi alla pesca e appena posso colgo l’occasione”.

Antonio Dal Molin