L’ultimo Bagnoli gialloblù Trent’anni fa, a Cesena, il Verona è sconfitto e retrocede malinconicamente in B E’ l’ultima partita del tecnico sulla panchina dell’Hellas, l’ultimo capitolo del sogno

Prima o poi doveva capitare, perchè, anche nel calcio, le cose belle finiscono, favole comprese. E quello, là nella bolgia di Cesena, era l’ultimo capitolo di un sogno.
L’ultimo Verona di Bagnoli, costretto a vincere per restare in serie A, sette giorni dopo aver battuto il Milan, ricordate? “Ci credevamo” dicono sempre Fanna e gli altri, costretti all’ultimo miracolo, per non cadere.
“Di miracoli ne avevamo già fatti tanti, quell’anno”. Già, una squadra completamente cambiata, capace di tornare in sella con un girone di ritorno da Coppa Uefa. Ma il calendario, impietoso, aveva previsto quell’ultima sfida, una sorta di spareggio, “testa o croce”.
Di fronte il Cesena di un giovane Lippi, spinto dalla sua gente, con due risultati su tre. Il Verona fa quello che può, lotta, combatte, sul filo dell’equilibrio. Quella partite sul filo, senza rete. Basta una svista, un mezzo fuorigioco di Condor Agostini, che se ne va verso Bodini e lo infila. Lì finì il volo del Verona. E fu l’ultima volta di Bagnoli gialloblù. Non solo una partita, ma la fine di un’era.

COSI’ IN CAMPO

CESENA: Rossi, Gelain, Nobile, Piraccini, Calcaterra, Jozic, Turchetta (70’ Dukic), Del Bianco, Agostini, Domini (82’ Cuttone) Esposito. All. Lippi
VERONA: Bodini, Favero, Pusceddu (85’ Iorio), Gaudenzi, Sotomayor, Gutierrez, Fanna (56’ Magrin), Prytz, Gritti, Giacomarro Pellegrini. All. Bagnoli
ARBITRO: Longhi di Roma
RETE: 79’ Agostini