L’ultimo Pizzaballa col “primo” Fanna Assieme nell’Atalanta, da cui tutti e due hanno iniziato la loro splendida storia di calcio

Storie di ex, mai dimenticati, non è possibile farlo. Affiorano dall’archivio, ti ributtano indietro di 40 anni e forse più. E’ l’Atalanta di fine anni ‘70, un mix di vecchi bucanieri e di giovani speranze. Il primo a sinistra, in basso, è Tavola, centrocampista che come Fanna finirà alla Juve, senza mai davvero sfondare.
In quella squadra, il portiere è un prodotto del vivaio nerazzurro, che era tornato a Bergamo per chiudere un cerchio, dopo essere stato al Milan, in Nazionale, ma anche al Verona, colpaccio del commenda Saverio Garonzi. Pizzaballa tiene a bada una squadra che conquisterà la serie A e che scopre, come ala, un ragazzino friulano di grandi speranze. Si chiama Piero, per tutti Pierino. Ha velocità, fantasia, quando parte è spesso imprendibile e diventa a sua volta protagonista.
Non a caso, lo vuole la Juve, che ha sempre guardato in casa nerazzurra. Fanna diventerà più tardi uno dei grandi protagonisti della storia dello scudetto dell’Hellas, ma non dimenticherà mai quelle stagioni all’’Atalanta, “dove mi hanno insegnato a giocare, ma prima ancora a diventare uomo”. Eccoli qua, Pizzaballa e Fanna, due generazioni diverse, ma la stessa “pelle” gialloblù…C—