«La diplomazia del marmo è presente a Marmomac dove operatori da tutto il mondo si incontrano e dialogano con l’obiettivo di far crescere un settore che deve fare i conti con tutte le problematiche del momento». Così il presidente di Veronafiere Federico Bricolo aprendo l’edizione numero 59 di Marmomac. Quest’anno sono 1.400 le aziende espositrici provenienti da 50 Paesi, di cui il 66% estere, su una superficie di oltre 76.000 metri quadrati tra 12 padiglioni, 8 aree esterne e, per la prima volta, le Gallerie Mercatali. Un’offerta che fa di Marmomac il principale hub mondiale per il comparto tecno-lapideo. Ai saluti istituzionali affidati al presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, al sindaco di Verona, Damiano Tommasi, e al presidente della Provincia di Verona, Flavio Massimo Pasini, è seguito l’intervento del ministro per gli Affari Europei, le Politiche di coesione e il PNRR, Tommaso Foti. Subito dopo, spazio al talk «La diplomazia del marmo», moderato da Giuseppe De Filippi, vicedirettore del TG5, con la presentazione della ricerca Nomisma per Marmomac «Il settore lapideo italiano: scenari, tendenze e opportunità sui mercati internazionali», a cura di Emanuele Di Faustino, responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma. A discuterne il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, la presidente di Milanez&Milaneze, Flávia Milaneze, il presidente di Confindustria Marmomacchine, Gianluca Pellegrino, il presidente di ITA-Italian Trade Agency, Matteo Zoppas, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e il ministro Tommaso Foti. Tutto il mondo rappresentato in fiera quindi: ma il perimetro dell’evento si allarga quest’anno con Marmomac and the City, il fuorisalone nato in collaborazione con il Comune di Verona. Protagonista dell’inaugurazione della rassegna anche il governatore del Veneto Luca Zaia, interpellato dai cronisti, al momento del taglio del nastro, anche sulle prossime elezioni regionali e sul possibile candidato del centrodestra per la sua successione, dopo l’endorsement a Stefani giusto qualche giorno fa dal pratone di Pontida. «C’è un tavolo, come accade sempre per queste elezioni, che dovrà definire il candidato del Veneto, il candidato della Puglia e il candidato della Campania. Mi sembra che ci sia del lavoro da fare. Lo faranno, immagino, dopo le elezioni delle Marche. Si va a votare il 23 e 24 novembre e le candidature devono essere presentate il 24 e il 2 ottobre, fra un mese». Da registrare l’intervento di Massimo Giorgetti, vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, che lancia un monito per tutelare la filiera veronese e lo smaltimento dei sottoprodotti. «E’ necessario ha detto porre grande attenzione alla tutela del territorio e i prodotti che vengono estratti devono essere valorizzati nel miglior modo possibile e promossi nel mondo in modo adeguato alla loro peculiarità. È necessario che la Regione Veneto si attivi di concerto con il Ministero del Made in Italy per creare un marchio e un protocollo di valorizzazione che contraddistingua le nostre pietre».