Dopo le indiscrezioni relative a una vertenza di natura economica con la Regione Veneto, per quanto riguarda la maternità di Borgo Trento, scende in campo l’assessora comunale alla salute Elisa La Paglia per ricordare che «la perdita di prestazioni risale a 5 anni fa ed è legata al Citrobacter, non menzionato nella missiva della regione, quando il reparto fu chiuso per 3 mesi eppure tuttora si registrano casi di delegittimazione del nostro centro di eccellenza». L’assessora sottolinea che «il nostro ospedale offre i servizi di Terapia Intensiva Neonatale per tutti i nati che ne necessitassero della provincia di Verona, qualsiasi sia il luogo del parto prescelto, offre il servizio di anestesia h24 esclusivo per la ginecologia, ha due specialisti sempre in sede, 7 giorni su 7 e h24, e chi ha partorito in ospedali minori nel week end sa bene cosa vuol dire aspettare il medico reperibile per effettuare un cesareo d’urgenza». L’esponente del Pd ammette che « ci sono state difficoltà di sistema con la pandemia del 2020 che ha visto le strutture pubbliche e private adeguarsi in modo completamente diverso, e la chiusura 5 anni fa per tre mesi e l’imposizione del sistema Sio, che hanno deviato i parti verso le strutture private convenzionate più vicine, non per scelta dei lavoratori e delle lavoratrici. Queste limitazioni andrebbero però rapportate alle azioni di rilancio che, proprio grazie al nuovo management sono in corso e che sono state recentemente esposte con corredo di dati durante una recente commissione consiliare comunale». II 9 ottobre 2025 si è tenuta una commissione consiliare sul progetto di Basso rischio Ostetrico, attivato in ULss9 e azienda Ospedaliera integrata, per informare consiglieri e cittadinanza del valore aggiunto che questo servizio porta con sé, permette alle donne in gravidanza di essere prese in carico dalle ostetriche con il collegamento diretto a tutte le prescrizioni mediche. Alla commissione ha partecipato anche il Prof. Uccella, luminare di ginecologia oncologica e uno dei più giovani professori ordinari e direttore di unità complessa che ha esposto i dati del report dettagliato degli outcome della sala parto, la migliore del triveneto per esiti materni, per esiti del perineo, per lacerazioni, per come stanno i bambini, per come escono dall’ospedale le mamme. La fisiologia è sostenuta e rispettata proprio perchè c’è un sistema che se dovesse ricorrere a parto d’urgenza in soli 8,6 minuti il bambino viene fatto nascere, questo dato della la decisionalità-nascita si riferisce a qualsiasi punto dell’ospedale dove emerga il problema. Senza dimenticare che a Borgo Trento è presente uno dei migliori centri in Italia per la Fecondazione Assistita, l’unico nella nostra provincia a dare tutte le possibilità di intervento alle coppie con problemi di fertilità. «In questi tre anni la collaborazione con Aoui e Ulss9 sul tema nascita dice Elisa La Paglia è stato eccellente e in crescita, si sta rinforzando la rete sul territorio anche con il progetto 1000 giorni, il periodo che va dal concepimento ai tre anni recuperando ritardi importanti accumulati per ragioni diverse. Quindi la domanda da porsi – conclude è chi ha interesse e vantaggio a gettare ombre su questo servizio? Anche in politica c’è chi non fa mistero di guardare ad un modello di sanità fortemente privatizzata. Negli ultimi anni abbiamo registrato la chiusura della maternità di Bussolengo, che è stata portata a Villafranca lasciando scoperta una parte di territorio che in parte viene coperta da nuove strutture affidate al privato convenzionato, chiedo attenzione affinchè la maternità di Verona non sia parte di un risiko che non ha certo per interesse primario ed esclusivo il bene dei neonati e dei loro genitori».
 
             
		