MAZZUCCO E “IL NEMICO” MARCHI

E’ un duello a colpi di sciabola quello tra il presidente della Fondazione Cariverona, il professor Alessandro Mazzucco, diventato uno strenuo difensore delle prerogative dei territori e il veneziano Enrico Marchi, presidente di Save, la soicietà che controlla gli aeroporti “Marco Polo” e “Catullo”. “Sono dispiaciuto di dover deludere l’ingegner Marchi: non ho mai utilizzato la prima classe in vita mia, ma sono un convinto viaggiatore di classe economica. Per la verità, debbo negare quasi ogni punto delle sue infondate dichiarazioni”, sottolinea il professor Alessandro Mazzucco, presidente della Fondazione Cariverona, che si dice “stupito” nel leggere le affermazioni del presidente di SAVE. “Ho dichiarato esplicitamente che non consideriamo SAVE come un nemico. Chiediamo (e lo facciamo da tempo!) che SAVE condivida con gli enti territoriali il piano industriale e il programma di sviluppo del traffico aeroportuale, in sintonia con il programma di sviluppo delle attività territoriali”. “Dati certi in proposito non sono mai stati presentati”, fa notare il Presidente Mazzucco. “E questa è la ragione che ci induce a fondare la nostra percezione su dati di altra provenienza, che ci dicono che tra il 2007 e il 2016 il traffico dell’aeroporto Catullo è sceso del 20%, a fronte di un incremento medio degli altri aeroporti (da Venezia a Bergamo a Bologna) del 60%. Adottando indicatori Enit, si calcola un mancato introito per questo territorio dell’ordine di 255 milioni di euro”.“ A fronte di questi numeri, che ci vengono comunicati da fonti indipendenti, non ci si può limitare ad argomentare con atteggiamenti sterilmente litigiosi”, sottolinea il professor Mazzucco. “Sono atteggiamenti fondati sul nulla, quali l’accusa di fare dell’aeroporto uno strumento di lotta politica o la presunzione totalmente erronea di velleità di partecipazione che non sono state soddisfatte. L’unica cosa vera è che la Fondazione Cariverona è stata chiamata ad assumere un ruolo attivo sul tema da parte degli enti locali; e l’unica cosa che a SAVE è stata richiesta – e mai soddisfatta – è l’informazione documentata sul business plan e sui programmi si sviluppo”. “Sono d’accordo con l’ingegner Marchi quando afferma che le società aeroportuali vanno gestite con logiche industriali”, dichiara il Presidente Mazzucco. “Tuttavia, ciò non comporta che le istituzioni territoriali di riferimento debbano essere tenute all’oscuro sui piani di gestione e ignorate nelle loro programmazioni, per le quali la realtà aeroportuale è uno strumento indispensabile”, ha aggiunto Mazzucco. In serata, com’era prevedibile è arrivata la controreplica di Marchi. “Senza inutili proclami”, ha scritto, “ci piacerebbe che il Presidente Mazzucco confermasse che il 2 dicembre 2016 Catullo ha presentato pubblicamente a Verona il piano industriale dell’aeroporto ad azionisti ed Enti territoriali; il 5 maggio scorso, alle ore 14.30, il sottoscritto ha incontrato il presidente Mazzucco e il DG nella sede della Fondazione, dando tutte le informazioni richieste. Infine “il 12 ottobre scorso il presidente Marchi ha cercato telefonicamente il Presidente Mazzucco senza avere ricevuto ancora alcuna risposta”. Non finisce qui.