“MI HANNO DETTO DI STARE FERMO MA A 35 ANNI E 2 FIGLI COMBATTO” Mercoledì il consigliere Dem lancia un evento in sala Lodi

“Le  primarie in Italia sono state fatte per la prima volta ormai 12 anni fa ma nel centrosinistra c’è ancora chi stenta a capirne il senso”. E’ stato tutt’altro che tenero Damiano Fermo alla sua prima uscita ufficiale come candidato alle primarie del Pd, che ha lanciato dall’ex Arsenale. E non ha risparmiato neppure la compagna di partito Orietta Salemi. A chi dice che la mia candidatura è un ostacolo per la maggioranza perché da buon renziano avrei dovuto seguire l’ordine di scuderia rispondo soltanto con un sorriso . Se invece qualcuno aggiunge tra le sue argomentazioni (come ho purtroppo letto dai giornali le dichiarazioni della Salemi) che mi sarei dovuto far ispirare dal mio cognome FERMO e avrei dovuto attendere il mio turno, rispondo che pensare che a un uomo di 35 anni, sposato, con 2 figli e un’azienda non sia titolato a correre è esattamente una di quelle cose che combatto e per cui oggi faccio politica”. Poi è passato al centrodestra e a Tosi: “Sulla candidatura della Senatrice Bisinella , dico solo che Verona non ha bisogno di unapolitica dei parenti o affini, ma di un Sindaco vero e autonomo”. Poi ha lanciato il suo programma per gli assessorati. Tre in particolare: innovazione “Centrale Verona” per creare lavoro qualificato per le prossime generazioni; cultura “Destinazione Verona” per sfruttare al meglio il capitale storico, paesaggistico e artistico e sicurezza “Protezione Verona” per proteggere i nostri cittadini dal crimine, ma anche dall’inquinamento. Fermo ha  lanciato l’evento di Grande Verona ( www.grandeverona.it ) come un primo momento di confronto tra 8 diversi tavoli tematici, aperto a tutti i cittadini: il 15 marzo alle 21 in sala Lodi.                     G. G.