MICROCREDITO, VIA MAESTRA PER LA RIPRESA ECONOMICA

La domanda di credito è in crescita. Nel secondo trimestre del 2016 – dati elaborati dal Barometro Crif – l’aumento delle richieste di finanziamenti è stato del 6%. 5,5% quello dell’intero primo semestre rispetto al 2015. Tra aprile e giugno sono stati sfiorati 82 mila euro di importo medio richiesto, cifre che riportano a livelli pre-crisi, con un aumento del 50% rispetto agli anni più bui del triennio 2009-2011. Per il segretario generale dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, Giuseppe De Lucia Lumeno “è necessario continuare a dare fiducia, come la Banche Popolari in questi anni di crisi non hanno mai smesso di fare, alle piccole realtà imprenditoriali e sulle famiglie. Sono queste le realtà che oggi rappresentano la via d’uscita dalla crisi e il microcredito è uno degli strumenti più idonei per questo scopo. Le ricette messe in atto dalle diverse autorità economiche, finanziarie e monetarie per uscire dalla crisi non stanno dando gli effetti sperati. Soprattutto in Italia l’impatto di queste misure continua ad essere molto modesto. Si puntino, dunque, i riflettori sull’economia reale e sulla necessità di far ripartire il credito anche mettendo le banche nelle condizioni di fare al meglio il proprio lavoro”. Se la richiesta di credito è in aumento, l’esposizione al rischio che produce il microcredito è inferiore a quella del sistema bancario nel suo complesso come può dimostrare chi conosce i soggetti che ricorrono a questa forma di finanziamento, soprattutto micro imprese e famiglie.