Migranti e flussi stagionali. Al via l’iter per le domande in agricoltura Ai settori agricolo e turistico sono state destinate 44 mila quote

ALEX VANTINI

Emanata lo scorso 30 gennaio la Circolare interministeriale che fa seguito alla pubblicazione del Decreto Flussi. Tale disposizione completa il quadro normativo e avvia l’iter per la presentazione delle domande di flussi stagionali di lavoratori per l’agricoltura. È nota la difficoltà del settore agricolo di reperire lavoratori per le raccolte nelle campagne. “Il canale degli ingressi di lavoratori per impieghi stagionali – spiega il presidente di Coldiretti Verona Alex Vantini – è strategico per far sì che i lavoratori possano presentarsi in tempo utile per le campagne di raccolta. Chiediamo quindi che ogni ente chiamato ad un ruolo nella procedura presti particolare attenzione alle tempistiche. Quest’anno, peraltro, verrà applicata la nuova procedura introdotta lo scorso giugno”. In Italia – sottolinea la Coldiretti – un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con 358mila lavoratori provenienti da ben 164 Paesi diversi che sono impegnati nei campi e nelle stalle fornendo più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier Idos. Soddisfazione è stata epsressa anche da Confagricoltura Verona dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm che programma gli ingressi in Italia di 82.705 lavoratori extracomunitari stagionali e non stagionali. “Adesso serve uno sforzo da parte delle amministrazioni competenti – sottolinea Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona – affinché l’iter burocratico per l’ingresso dei cittadini extracomunitari sia il più celere possibile e consenta alle imprese agricole di poter contare su questi lavoratori già nelle prime campagne di raccolta primaverili”. Al lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero sono state destinate 44.000 quote, la metà delle quali riservate alle associazioni datoriali agricole. Si tratta di un numero in crescita rispetto all’anno precedente (14.000) che conferma la fiducia nel ruolo che le associazioni agricole comparativamente più rappresentative possono svolgere in questa delicata materia. Tra i Paesi che hanno sottoscritto un accordo di cooperazione in materia migratoria figurano Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Marocco, Moldova, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Tunisia e Ucraina. Le domande potranno essere presentate dalle 9 del 27 marzo fino all’esaurimento delle relative quote o, comunque, non oltre il 31 dicembre.