In Italia la domanda di lavoro supera l’offerta interna, sia per profili a bassa che ad alta specializzazione. Oggi l’afflusso dall’Europa e in particolare dall’Est non fornisce più i numeri sufficienti per coprire il fabbisogno delle imprese italiane, sia in termini di lavoratori stagionali che stabili: occorre dunque rivolgere lo sguardo più lontano, trasformando una criticità in leva strategica. Come farlo, con quali strumenti legislativi e quali risorse, prendendo a modello collaborazioni efficaci e casi di successo, è il tema al centro di «Lavoro senza confini: strumenti per accelerare l’inserimento lavorativo dei migranti e rifugiati», un’intera giornata di studio che si terrà a Verona lunedì 10 novembre (Magazzino delle Professioni, via Santa Teresa 2, ore 9-17.30) per presentare e valorizzare le opportunità offerte dal quadro normativo nazionale ed europeo circa l’inserimento di persone extra UE, condividere modelli efficaci già attivi sul campo e creare uno spazio strutturato di confronto tra imprese, istituzioni, Terzo settore e attori locali. Per provare a immaginare, insomma, soluzioni multilivello, replicabili e ad impatto. Il convegno è promosso da Flora Fund in partnership con Cestim, Confindustria Verona, Fondazione Human Age Institute ETS, Fondazione Italiana Accenture, IDOS, Mestieri Lombardia, Patheways International, Talent Beyond Boundaries, UNHCR e prevede un programma molto ricco. Dopo i saluti istituzionali di Stefania Zivelonghi, Assessore Grandi Eventi, Legalità e Trasparenza, Sicurezza e Protezione Civile del Comune di Verona, si comincia alle 9 con «Migrazioni e numeri: cosa ci dicono (davvero)?», una fotografia aggiornata dei flussi e del loro impatto economico, oltre che della distribuzione della domanda di lavoro nel Paese, perché quando manca l’integrazione aumentano i costi e si perdono opportunità. Ne discutono il professor Tommaso Frattini, economista, Università degli Studi di Milano, e Luca Di Sciullo, Presidente IDOS. Modera il giornalista Riccardo Haupt, Will-Chora Media, media partner dell’evento. Alle 10 sarà la volta di «Lavoro extra-UE: assunzione e inclusione di profili operativi». Intervengono: Marco Gaina, Funzionario Relazioni industriali e Capitale umano Confindustria Verona; Alem Gracic, Segretario Generale Filca Cisl Lombardia; Stefano Radaelli, Direttore Generale Mestieri Lombardia; Stefania Grea, Segretario Generale Fondazione Human Age Institute ETS Manpower. Modera il giornalista Sebastiano Barisoni, Vicedirettore esecutivo Radio 24. Seguirà alle 11 la tavola rotonda: «Lavoro extra-UE: assunzione e inclusione di profili specializzati, rifugiati e corridoi lavorativi» con Giulio Di Blasi, Vice President Global Partnership, Pathways International; Simona Torre, Segretario Generale Fondazione Italiana Accenture; Elena Atzeni, Integration Associate UNHCR. Alle 12.30 «Politiche che abilitano: il ruolo delle istituzioni per un’integrazione che funziona». Ne discutono Alessandro Lombardi, Capo Dipartimento per le Politiche sociali, del terzo settore e migratorie, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Laura Corrado, Head of Unit, DG Employment, Commissione Europea (da remoto); Stefano Bianchi, Vicedirettore Generale, Direttore Centrale per le Politiche migratorie e la Mobilità internazionale Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Camilla Orlandi, Responsabile Dipartimento Politiche per l’integrazione e l’accoglienza, gestione immigrazione ANCI; Tiziano Barone, Direttore Generale Veneto Lavoro. Nel pomeriggio alle 14.30 si continua con «Soluzioni che rompono lo schema. 4 idee dall’Europa per superare i colli di bottiglia». Raccontano il loro percorso Breaking Barriers, Talent Beyond Boundaries, Duo for a Job, Refuaid. Modera Riccardo Haupt, Will-Chora Media. Chiude la giornata il professor Maurizio Ambrosini, sociologo, Università degli Studi di Milano.
            


