Molti schei, ma tanto smog. Il fenomeno riguarda soprattutto i giovani dai 15 ai 34 anni. Verona triste primato Il Veneto si conferma una delle migliori regioni dal punto di vista economico, ma quando si deve fare i conti con il verde, la qualità dell’aria e la mobilità, le ripercussioni sulla vita quotidiana si fanno sentire in modo negativo. Allarme furti

Verona 29/01/2024 ambiente circolazione auto tubi scarico inquinamento, smog, ambiente Photo Giorgio Marchiori

Il Veneto si conferma una delle migliori regioni dal punto di vista economico, ma quando si deve fare i conti con il verde, la qualità dell’aria e la mobilità, le ripercussioni sulla vita quotidiana si fanno sentire in modo negativo. Male l’ambiente per la scarsa qualità dell’aria penalizzata dalla forte presenza di Pm10 e Pm2,5 ed è eccessivamente alto il consumo di suolo e la sua impermeabilizzazione. Scarsa poi l’offerta del trasporto pubblico locale. Bene la sanità. La fotografia arriva dall’indagine Istat, edizione 2025 del Bes dei territori che contiene 67 indicatori di benessere a livello provinciale. Nell’ultimo anno disponibile, sui 60 indicatori analizzati, 28 valori regionali collocano il Veneto in vantaggio, ovvero su livelli di benessere significativamente superiori alla media nazionale, mentre 12 segnalano posizioni di svantaggio. In tutte le sette province venete gli indicatori in vantaggio prevalgono su quelli in svantaggio: Padova si colloca più di frequente al di sopra della media nazionale; seguono Verona e Vicenza. Rovigo è la provincia che presenta il maggior numero di indicatori in svantaggio. Confrontando i domini del Benessere, si osserva una maggior concentrazione di posizioni di svantaggio nel dominio Paesaggio e patrimonio culturale. Numerosi gli indicatori in svantaggio anche nel dominio Ambiente, soprattutto per l’impermeabilizzazione del suolo da copertura artificiale e per le aree protette. All’opposto, nel dominio Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, gli indicatori provinciali mostrano una tendenza diffusa a livelli di benessere relativo più elevati della media-Italia. Nel dominio Salute gli indicatori in vantaggio sono oltre il doppio di quelli in svantaggio. La speranza di vita alla nascita (84,2 anni nel 2024) supera di 9,6 mesi il dato nazionale. Uno dei punti neri del Veneto è la mortalità per incidenti stradali dei giovani (15-34 anni), superiore al dato nazionale (0,8 decessi per 10 mila residenti, 0,2 punti in più che in Italia): nel 2023 il peggior valore ricade a Treviso e Verona. Un triste primato: si corre troppo, troppa disattenzione, troppe strade con situazioni pericolose.

Incidenti stradali mortali, punto nero

Il Veneto si conferma una delle migliori Regioni dal punto di vista economico ma in molti altri aspetti della vita quotidiana può e deve migliorare, dalla qualità dei servizi all’ambiente, dalla sicurezza per i furti in aumento alla sicurezza stradale. Male l’ambiente per la scarsa qualità dell’aria penalizzata dalla forte presenza di Pm10 e Pm2,5 ed è eccessivamente alto il consumo di suolo e la sua impermeabilizzazione. Scarsa poi l’offerta del trasporto pubblico locale. Bene la sanità. Insomma, si vive economicamente bene, i servizi sanitari ci sono, ma quando si deve fare i conti con il verde, la qualità dell’aria e la mobilità le ripercussioni sulla quotidianità si fanno sentire in modo negativo. La fotografia arriva dall’indagine Istat, edizione 2025 del Bes dei territori che contiene 67 indicatori di benessere a livello provinciale (Nuts3), riferiti alle 107 province e città metropolitane italiane, in serie storica, e completi di tutti i valori di confronto per i livelli territoriali superiori. I dati sono aggiornati all’ultimo anno di riferimento reso disponibile dalle fonti alla data del 30 giugno 2025. Nell’ultimo anno disponibile, sui 60 indicatori analizzati, 28 valori regionali collocano il Veneto in vantaggio, ovvero su livelli di benessere significativamente superiori alla media nazionale, mentre 12 segnalano posizioni di svantaggio. In tutte le sette province venete gli indicatori in vantaggio prevalgono su quelli in svantaggio: Padova si colloca più di frequente al di sopra della media nazionale (38 indicatori nell’ultimo anno, di cui oltre la metà in modo netto) e presenta il numero più basso di indicatori in svantaggio (8); seguono Verona e Vicenza, con 35 in vantaggio e rispettivamente 9 e 14 in svantaggio. Rovigo è la provincia che presenta il maggior numero di indicatori in svantaggio (23), sebbene quelli in vantaggio (28) continuino a prevalere. Confrontando i domini del Benessere, si osserva una maggior concentrazione di posizioni di svantaggio nel dominio Paesaggio e patrimonio culturale, con un ampio divario tra Venezia e le altre province venete in relazione alla densità e rilevanza del patrimonio museale e alla densità di verde storico. Numerosi gli indicatori in svantaggio anche nel dominio Ambiente, soprattutto per l’impermeabilizzazione del suolo da copertura artificiale e per le aree protette, dove la maggior parte delle province presenta valori peggiori rispetto alla mediaItalia. All’opposto, nel dominio Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, gli indicatori provinciali mostrano una tendenza diffusa a livelli di benessere relativo più elevati della media-Italia, con rare eccezioni. Nel dominio Salute gli indicatori in vantaggio sono oltre il doppio di quelli in svantaggio e ciascuna provincia ottiene buoni risultati per almeno due diversi indicatori sui sei analizzati; sia a Verona che a Vicenza sono cinque diversi indicatori ad evidenziare un miglior benessere relativo. SALUTE Nell’ultimo anno, il profilo della regione si caratterizza in positivo nel confronto con l’Italia per quattro indicatori su sei. La speranza di vita alla nascita (84,2 anni nel 2024) supera di 9,6 mesi il dato nazionale ed è significativamente più elevata della media-Italia in tutte le province, tranne Belluno e Rovigo (83,3 e 83,2). Uno dei punti neri del Veneto è la mortalità per incidenti stradali dei giovani (15-34 anni), superiore al dato nazionale (0,8 decessi per 10 mila residenti, 0,2 punti in più che in Italia): nel 2023 il peggior valore ricade a Treviso e Verona (1,1 per 10 mila residenti). Un triste primato: si corre troppo, troppa disattenzione, troppe strade con situazioni pericolose.

Pochi i servizi per i bimbi più piccoli. La situazione degli studenti delle medie

ISTRUZIONE E FORMAZIONE Il quadro del dominio mostra il Veneto prevalentemente in posizioni di vantaggio rispetto alla media Italia. Le quote di studenti di terza media con competenze numeriche o alfabetiche non adeguate risultano decisamente più contenute del valore nazionale e la percentuale di giovani che non lavorano e non studiano (NEET) è inferiore di 6,2 punti percentuali. Altra criticità: pochi i servizi per i bimbi più piccoli. La quota di bambini (0-2 anni) che hanno usufruito dei servizi comunali per l’infanzia (14,0 per cento nel 2022) è quasi 3 punti percentuali più bassa del livello nazionale e lo scarto è ancora maggiore rispetto al Nord-est. Le posizioni di svantaggio si concentrano nelle province di Treviso, la meno servita, Belluno e Venezia. La regione è sfavorita anche per la partecipazione al sistema scolastico dei bambini di 4-5 anni. Altra nota dolente, il tasso di infortuni mortali e con invalidità permanente. BENESSERE ECONOMICO Nell’ultimo anno il Veneto presenta livelli di benessere migliori rispetto alla media nazionale per i pensionati con reddito pensionistico di basso importo, peggiori per il tasso di ingresso in sofferenza dei prestiti bancari alle famiglie. Nel 2023 il Veneto registra un vantaggio rispetto all’Italia per la quota di pensionati con reddito pensionistico inferiore ai 500 euro. Molte le famiglie in difficoltà. Nel 2024 in Veneto il tasso di ingresso in sofferenza dei prestiti bancari alle famiglie si attesta allo 0,6 per cento, maggiore della media Italia. POLITICA E ISTITUZIONI. La regione risulta in svantaggio, anche rispetto alla ripartizione, per l’affollamento degli istituti di pena. Questo indicatore è pari a 140,5 nel 2024 (circa 10 punti in più del Nord-est e circa 20 punti sopra la media-Italia). Carcere e Verona. I valori più critici spettano a Verona (178,8) e Treviso (174,6), che rientrano fra le dieci province italiane con il maggior sovraffollamento carcerario. SICUREZZA. Rispetto al 2019, le denunce di furto in abitazione aumentano di circa 14 punti nella regione (327,6 per 100 mila abitanti nel 2023), in controtendenza con le medie dell’Italia e del Nord-est; si accentua quindi il divario della regione che è in posizione di svantaggio anche rispetto alla ripartizione. Belluno continua a essere l’unica provincia in condizioni migliori. E’ l’ennesima conferma dei dati già emersi nelle recenti classifiche sulla qualità della vita.

C’è disponibilità di medici specialisti. A Verona la dotazione di posti letto ospedalieri supera quella della media nazionale

AMBIENTE. La situazione del Veneto nel dominio Ambiente si presenta simile a quella nazionale e, in alcuni casi, a quella del Nord-est, con poche eccezioni. La regione presenta un’elevata impermeabilizzazione del suolo da copertura artificiale. Tutte le province hanno valori superiori al valore nazionale, tranne Belluno. Nel 2023 le concentrazioni medie annue di PM10 e PM2,5 superano i limiti definiti dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) per la protezione della salute umana in tutti i capoluoghi di provincia del Veneto, tranne Belluno. Anche la disponibilità di verde urbano nei comuni capoluogo di provincia veneti (36,8 m2 per abitante nel 2023) è prossima alla media nazionale, ma di molto inferiore a quella del Nord-est. Il Veneto è invece nettamente favorito per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel 2023. Tutti i territori veneti superano il livello nazionale, in particolare, Treviso e Belluno. Nello stesso anno la produzione di rifiuti urbani si accosta al dato nazionale. Rovigo e la città metropolitana di Venezia hanno la produzione maggiore. Nella regione la dispersione della rete idrica comunale nel 2022 è pari al 42,2 per cento, in linea col dato nazionale. Per contro Belluno è la seconda provincia in Italia per la quota di superficie territoriale coperta da aree naturali protette terrestri. QUALITA’ DEI SERVIZI. Nel 2023 l’83,6 per cento della popolazione residente in Veneto vive in un comune che ha raggiunto o superato l’obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata. Nel 2024 in Veneto la copertura di Internet ultra-veloce da rete fissa ha raggiunto il 64,9 per cento delle famiglie ma resta 5,8 e 2,9 punti percentuali più bassa del dato nazionale e del Nord-est. Solo le province di Padova e Verona si accostano alla media-Italia; Belluno e Treviso si fermano sotto il 60 per cento. Riguardo ai servizi sanitari, la regione registra livelli di benessere relativo più elevati per la disponibilità di posti letto per specialità ad elevata assistenza, ma permangono differenze provinciali. Il Veneto presenta risultati migliori dell’Italia anche per il tasso di emigrazione ospedaliera in altra regione. Per la disponibilità di medici specialisti nel 2023 si rileva un aumento generalizzato rispetto al 2019, ma la regione resta sfavorita; solo Verona e Padova superano le medie di confronto. La dotazione di posti letto negli ospedali veneti è invece mediamente prossima a quella del Paese. Per contro Verona (37,6) e Rovigo (39,1) superano la media-Italia.