Monumento della Pace, drappo nero Un mazzo di rose e le candele accese mentre si muove la macchina della solidarietà

Un mazzo di rose, delle candele accese e un lungo drappo nero. Il monumento alla pace di piazza Bra si veste a lutto. Per le vittime ucraine, per il dramma che sta colpendo milioni di persone, ‘Presenze’, come si intitola l’opera che si erge all’interno dei giardini tra l’Arena e la Gran Guardia, che Verona porta nel cuore. E per le quali ha già messo in moto la grande macchina della solidarietà.
Simboli che si uniscono agli aiuti umanitari, affinchè quanto sta succedendo in Ucraina sia sotto gli occhi di tutti. E l’appello alla pace diventi un ‘mantra’ invocato a più voci.
Il monumento del Comune di Verona, realizzato dal Gruppo Aktiva e inaugurato a fine 2011, rappresenta due frammenti di muro su cui, a partire dalla storia di Verona, si narrano sofferenza e speranze umane: dalla divisione della città durante il periodo della doppia occupazione francese e austriaca alle speranze simbolicamente rappresentate dall’Adige, simbolo di serenità. Dalla rottura centrale tra i due frammenti di muro emerge la vita, rappresentata da un albero di bronzo. Ed è la colomba posata in cima all’installazione a tener fermo quel drappo che, oggi, tinge di nero il monumento. Posato dai volontari dell’associazione Aktiva, il paramento rimarrà per almeno una settimana per ribadire che ‘La pace è un diritto universale, inviolabile e inalienabile’ come è scritto alla base della scultura.