Anna Lisa Nalin, esponente veneta del raggruppamento riformista liberal democratico che ha aderito alla lista “Uniti per Manildo “ Dopo l’imposizione di Stefani, anche Zaia ubbidisce: nella Lega comanda Roma”
“Per anni hanno parlato ai veneti di autonomia e ora si ripropongono per governare la regione, facendosi telecomandare da Roma.
La candidatura di Stefani è stata il risultato degli accordi nazionali fatti da Salvini, dopo mesi di stucchevole mercato di posti di potere tra i partiti del centrodestra, anziché confrontarsi con le opposizioni sui temi e sui bisogni che riguardano le cittadine e i cittadini del Veneto.
Oggi sappiamo che il presunto braccio di ferro ingaggiato da Zaia si è rivelato una sceneggiata, finita con l’ex governatore che si è messo sull’attenti, al servizio del partito.
Ora prepariamoci – anzi, gli elettori leghisti si preparino – ad una campagna elettorale magari guidata da Vannacci. Che c’azzecca con il Veneto Vannacci, oltretutto bravissimo nel far crollare il partito in Toscana dal 22 al 4 %?
Altro che Veneto, altro che autonomia!”