Negrar. Ricerca scientifica: servizio del territorio Le tesi di Edoardo Quarella, Marco Signorini, Amanda Cordioli e Carlo Alberto Vantini

“Marco era un figlio della Valpolicella”. Con queste sentite parole Daniele Accordini, dg ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar, visibilmente commosso, ha ringraziato lo scorso 8 giugno nella sala convegni della coop vinicola negrarese, Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, Matteo Piancastelli di Valpolicella Benaco Banca e l’associazione Vivi la Valpolicella, nelle persone del presidente Gianfranco Damoli e del vice presidente Silvano Zampini, per aver intitolato al figlio ventiseienne, professionista del vino e imprenditore agricolo, tragicamente scomparso sul lavoro a 26 anni un anno fa, il 21 giugno 2022, il “Premio Vivi la Valpolicella in onore di Marco Accordini”, svoltasi per la XXI^ edizione. “E’ un’intitolazione che vuole rinnovare il ricordo della passione, della competenza e dell’impegno da lui profusi nei confronti del nostro territorio, e che lo riconosce ufficialmente come simbolo di quella Valpolicella che vive di entusiasmo, di progetti e di nuove visioni”, ha affermato Bighignoli. Il Premio, che ha avuto uno stop di 3 anni causa pandemia, riconosce il merito della ricerca scientifica di poter pensare e realizzare un’idea di futuro basata su nuove conoscenze e competenze attraverso la premiazione delle migliori tesi di laurea pervenute al concorso. Per questa edizione, sono state premiati 4 giovani veronesi laureatisi negli anni accademici 2017/18, 2018/19, 2019/20. Ciascuno di loro ha ricevuto un premio di 1.000 euro, sostenuto da Cantina Valpolicella Negrar e Valpolicella Benaco Banca. Nel presentare gli autori delle lauree vincitrici, Silvano Zampini, vicepresidente “Vivi La Valpolicella”, ha annunciato la prossima apertura del bando di partecipazione al “XXII Premio Vivi la Valpolicella in onore di Marco Accordini”. E’ stato premiato Edoardo Quarella, di Pescantina del Garda, laureatosi all’Università degli Studi di Padova con la tesi “Impiego di droni per la gestione dei vigneti terrazzati in Valpolicella”, peraltro già pubblicata da riviste del settore tech. Nell’ambito vitivoltura è stato premiato Marco Signorini, di Pedemonte, che ha frequentato un corso Interateneo all’Università di Padova, Udine, Verona e Bolzano con la tesi “Influenza dell’inquinamento da rame sulla diversità microbica del suolo in un vigneto”, i cui risultati indicano che la gestione viticola annessa al rame porta i suoli a variare la propria biodiversità all’interno del vigneto, con aree più interessate di altre. Nell’ambito economia e marketing è stata premiata Amanda Cordioli, di Villafranca, laureatasi all’Università di Trento con la tesi “Made in Italy e l’effetto del Paese d’origine“, concetto oggi messo in pericolo dalla contraffazione, applicato in ambito vitivinicolo e nello specifico all’azienda Corte Aleardi di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Inoltre, è stato premiato Carlo Alberto Vantini, di San Floriano di San Pietro in Cariano, laureatosi all’Università di Verona con la tesi “Esperienza tra branding vitivinicolo e marketing territoriale: il caso Domìni Veneti”, in cui ha analizzato il premium brand di Cantina Valpolicella Negrar e due progetti ideati e condotti dalla cantina, “La Scuola nel Vigneto” e “Wine Mythology Label”.