Nel giro di pochi mesi è stato sistemato il tetto delle case comunali di via don Minzoni a Caldiero danneggiato a seguito del forte vento dello scorso anno. «Oltre ad intervenire per il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie degli appartamenti abbiamo chiesto subito alla Regione il riconoscimento dello “stato di crisi“ per calamità naturale – ricorda il Sindaco Lovato – ed in giugno di quest’anno abbiamo iniziato i lavori”. In marzo infatti è arrivata l’assegnazione da parte della Protezione Civile del contributo di 50 mila euro per il ripristino del tetto delle cosiddette “case popolari”. Ad aprile è stato approvato il progetto, poi l’affidamento dei lavori ed infine a luglio la loro conclusione. L’intervento, progettato e seguito dall’ing. Giuliano Zandonà dell’Ufficio Tecnico Comunale, ha previsto il rifacimento completo dei 250 mq della copertura. Il Comune ha poi aggiunto ulteriori 15 mila euro per la coibentazione del sottotetto e per realizzare la linea vita così da rendere i sette appartamenti meno dispersivi dal punto di vista energetico e più sicuri. “Con questi lavori, realizzati in tempi record – ricorda l’assessore al sociale Laura Stizzoli – rendiamo più vivibile questo fabbricato che garantisce a sette famiglie del paese di avere una abitazione con un affitto calmierato”. Il fabbricato, costruito nel dopoguerra, è utilizzato per dare alloggio a famiglie in difficoltà del paese.

Nel giro di pochi mesi è stato sistemato il tetto delle case comunali di via don Minzoni a Caldiero danneggiato a seguito del forte vento dello scorso anno.
«Oltre ad intervenire per il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie degli appartamenti abbiamo chiesto subito alla Regione il riconoscimento dello “stato di crisi“ per calamità naturale – ricorda il Sindaco Lovato – ed in giugno di quest’anno abbiamo iniziato i lavori”.
In marzo infatti è arrivata l’assegnazione da parte della Protezione Civile del contributo di 50 mila euro per il ripristino del tetto delle cosiddette “case popolari”. Ad aprile è stato approvato il progetto, poi l’affidamento dei lavori ed infine a luglio la loro conclusione.
L’intervento, progettato e seguito dall’ing. Giuliano Zandonà dell’Ufficio Tecnico Comunale, ha previsto il rifacimento completo dei 250 mq della copertura. Il Comune ha poi aggiunto ulteriori 15 mila euro per la coibentazione del sottotetto e per realizzare la linea vita così da rendere i sette appartamenti meno dispersivi dal punto di vista energetico e più sicuri.
“Con questi lavori, realizzati in tempi record – ricorda l’assessore al sociale Laura Stizzoli – rendiamo più vivibile questo fabbricato che garantisce a sette famiglie del paese di avere una abitazione con un affitto calmierato”. Il fabbricato, costruito nel dopoguerra, è utilizzato per dare alloggio a famiglie in difficoltà del paese.