Nella chiesa di Santa Caterina per la messa col vescovo dopo la caduta della volta

Oggi alle 11.00, il vescovo Giuseppe Zenti celebra la messa nella Chiesa di Santa Caterina della Ruota, in via Marconi 19/A, per festeggiare la sua riapertura, dopo oltre due anni di chiusura, dovuta al cedimento strutturale della volta. La chiesa di Santa Caterina, di proprietà dell’Is­tituto Assistenza Anziani (IAA, per i veronesi c.d. “Villa Mon­ga”), ha antiche origini storiche: faceva parte, infatti, del complesso monastico di Santa Caterina nato all’inizio del XVI secolo, anche se il primo nucleo risale al 1432. Il presidente dell’Istituto Assis­tenza Anziani, l’avvocato Ales­sandro Cappiotti, è soddisfatto delle riapertura della chiesa di Santa Caterina. “Purtroppo” riporta “a marzo 2017 l’amministrazione dell’IAA è stata costretta alla chiusura, per il cedimento strutturale della volta a botte dell’unica navata della chiesa. È stato quindi necessario acquisire i pareri della Soprintendenza ai Beni Culturali per definire gli interventi di ristrutturazione che, tuttavia, hanno un onere che, al momento, l’Ente non può sostenere, avendo altre priorità sul fronte dei Centri Resi­denziali ove sono accolti i quasi 600 anziani non autosufficienti”. “Con il nostro servizio tecnico” prosegue Cappiotti “si è allora valutato di mettere comunque in sicurezza la volta, posizionando delle reti metalliche. Certo, esteticamente non sono il massimo, ma non ce la siamo sentiti di privare, ancora per lungo tempo, la frequentazione delle funzioni religiose alla comunità del quartiere”. I riti religiosi della chiesa di Santa Caterina sono garantiti da Don Graziano, il quale alloggia presso i locali sopra la chiesa stessa. “È emozionante” dichiara il direttore dell’IAA, Adelaide Biondaro. “Saremo assieme proprio alle Suore dell’Istituto Sorelle della Misericordia, che già prestano un prezioso servizio agli anziani residenti nei vicini Centri Servizi Don Carlo Steeb e Santa Caterina.” “Vorremmo al più presto ristrutturare completamente la chiesa” conclude il vice presidente dell’IAA, Luca Mascanzoni (anche lui, assieme ai Con­siglieri Nicoletta Montolli, Riccardo Saurini e Ugo Piccoli, presente alla riapertura). “È una chiesa storica, la facciata settecentesca è stata disegnata dall’architetto Giuseppe Monta­nari, mentre l’altare maggiore è monumentale. Vi sono delle opere di prestigio che meritano di essere viste e collocate in uno spazio sicuro. Per questo, a breve, il Consiglio di Amministrazione cercherà una strategia per raccogliere i circa 500.000 euro necessari per realizzare i lavori. Sarebbe bello che qualche moderno mecenate, interessato alla cultura e all’arte, potesse dare un aiuto concreto a questa causa”.