Nidi e materne, chiuse metà classi Ma solo il 2% dei bambini sono contagiati. Ma le quarantene mettono in ginocchio

Un effetto domino che sta mettendo in ginocchio scuole e famiglie. L’attuale meccanismo sulle quarantene da Covid ha generato la chiusura di quasi il 50 per cento delle classi di nidi e scuole materne comunali a fronte del 2 per cento di positività di bambini.
Un miglioramento organizzativo dovrebbe derivare dalla nuova indicazione della Regione, che da oggi ha stabilito per il rientro in presenza degli alunni la presentazione dell’esito negativo del tampone e non sono più necessarie altre certificazioni del Sisp o del medico curante.
Che la ripresa delle scuole dopo le festività natalizie avrebbe invertito la tendenza di fasce d’età maggiormente contagiate, era ampiamente prevedibile. Nell’ultima settimana, infatti, i maggiori casi si registrano tra i ragazzi da 10 a 19 anni, con 4078 ogni 100 mila abitanti. La seconda fascia che registra maggior contagi è quella da 0 a 9, con 4046 casi. Di conseguenza la terza classe è quella da 30 a 39 anni con 3489 casi, in pratica i genitori dei ragazzi.
Nelle scuole dell’infanzia le sezioni chiuse sono 35 su 78, per una percentuale del 44,87%. Sono invece 3 le scuole chiuse, quelle di Poiano, le Alessandri e le Montessori, su un totale di 28 (10,71%). Su 1841 bambini sono 41 quelli positivi (2,23%), mentre gli insegnanti sono 7 su 230 (3,04%). Nei nidi comunali le sezioni chiuse sono 24 su 50 (48%) e, come per l’infanzia, sono tre i nidi chiusi, Pestrino, Garbini e S. Croce. Su 1018 bambini sono 25 quelli positivi (2,46%), mentre le educatrici sono 15 su 325 (4,62%).
Il punto della situazione è stato fatto questa mattina in sala Arazzi dal sindaco Federico Sboarina, l’assessore all’Istruzione e Personale Maria Daniela Maellare, dal direttore generale Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi e dal direttore generale di Atv Stefano Zaninelli.
“Purtroppo il meccanismo legato al protocollo riguardo ai contagi in classe è molto complicato – ha affermato il direttore Girardi -. Per questo auspichiamo che possa essere semplificato, soprattutto a monte. E’ un momento di stress per le famiglie e per i nostri servizi. Sono cambiate anche le fasce di età più colpite dai contagi, facendo passare avanti i bambini e i ragazzi in età scolare rispetto agli adulti”.
“Riguardo al personale di Atv- ha detto Zaninelli- sono poche le corse soppresse’’.