“Niente ticket ai reduci del Covid” Il presidente Zaia: “I postumi possono durare per sempre ed essere invalidanti”

La proposta, come spesso accade quando arrivano da Luca Zaia, è destinata ad accendere il di­battito a livello nazionale. “Chi ha i postumi da Covid per me deve poter usufruire dell’esenzione dal ticket per sempre (e non solo per due anni come deciso dal governo, ndr), il Covid è bastardo, noi abbiamo a­vuto pazienti che sono u­sciti in sedia a rotelle. Le conseguenze di questa malattia“ ha proseguito il governatore, “possono a­ver bisogno di cure per tutta la vita. Questo è un appello che facciamo al governo. Dobbiamo dare sostegno ai reduci di questa guerra”.

INDICATORI AL MINIMO
Il bollettino giornaliero è il migliore da diversi mesi. In Veneto nelle ultime 24 ore sono stati registrati 274 nuovi casi di positività al virus. Considerando i 31.295 tamponi effettuati si tratta di un’incidenza alla positività pari al 0,87%. Le persone in isolamento sono 11.791. In calo anche i ricoveri per Covid (-35) di cui -34 in area non critica e -1 in terapia intensiva: sono invece 14 i decessi registrati in 24 ore. “Noi siamo da zona bianca”, ha commentato Zaia, “solo che avendo cambiato le regole lo siamo di fatto e non ancora di diritto. I pa­rametri sono da zona bianca, infatti il Veneto ha un indice Rt pari a 0,74 e un’incidenza su 100 mila abitanti pari a 44,9.

“NON E’ FINITA”
Per quanto riguarda il tasso di occupazione delle terapie intensive e dell’area non critica, in Veneto è pari al 9%. Ai cittadini”, ha tenuto a sottolineare Zaia, “dico che non dob­biamo abbassare la guardia, non ab­biamo vinto nulla. Dobbiamo ancora stringere i denti, sapendo che siamo aiutati da una macchina della sanità che funziona”.

VACCINAZIONI
“Stiamo andando verso 2,5 milioni di dosi di vaccinazioni” ha evidenziato Zaia. “Le vaccinazioni stanno andando bene: gli ultra 80enni vaccinati al­meno con una dose, sono il 97,8%, la fascia 70-79 sono l’84,7%, tra i 60-69 anni 80,1%, mentre per gli over 50 abbiamo raggiunto il 68% e i 40enni sono al 46%”. Di questo passo entro la metà di giugno dovrebbero co­min­ciare anche le vaccinazioni alla fascia 30-39. Molto dipenderà dall’arrivo dei vaccini, ma la sensazione è che si vada in questa direzione.