“Non siamo virus” L’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero e lo Spallanzani smentiscono le bufale che girano vorticosamente sui social. La Lega del cane: “Temiamo abbandoni”. Siamo alla follia.

Basta cazzate! Cani, gatti, e più in generale gli animali domestici non trasmettono il Coronavirus. Non sono nemmeno portatori sani dell’infezione. Non ce l’hanno: stop. Non lo diciamo noi, che a differenza di molti altri in questi giorni non ci improvvisiamo scienziati o virologi. Lo affermano l’Istituto superiore di sanità, l’Istituto di malattie infettive Spallanzani e il ministero della Salute, che hanno voluto smentire categoricamente l’ennesima bufala che gira sui social, mai come ora infestati da zucche vuote, perdigiorno e leoni da tastiera, categorie che peraltro coincidono quasi sempre. L’Istituto superiore di Sanità ha inserito tale avviso anche nel decalogo dei comportamenti da tenere in questa fase, che di fatto altro non sono che norme igieniche e di buona educazione che dovrebbero essere scontate, come quella di non starnutire in faccia agli altri o di lavarsi le mani, anche dopo aver accarezzato i nostri animali da compagnia. Cani, gatti, criceti, pesci rossi, conigli, uccellini, sono immuni dall’infezione, o almeno non è ancora stato diagnosticato mezzo contagio. Gli asini invece, intesi come i tuttologi del web, devono aver contratto qualche strano morbo fin dalla nascita.

L’INTERVENTO
Questi ciarlatani hanno talmente influenzato l’opinione pubblica che la Lega Nazionale per la Difesa del Cane non ha potuto esimersi dall’intervenire: «Purtroppo, nel caos delle informazioni parziali e inesatte che sono state diffuse fino a oggi, molte persone si sono convinte che il virus possa essere trasportato e veicolato dai nostri animali domestici e questo» prosegue la nota «potrebbe portare a un elevato numero di abbandoni o rinunce di proprietà sulla scia del panico e dell’isteria collettiva che rischia di diffondersi».

MANIFESTO CHOC
Purtroppo si è già diffusa. In provincia di Udine, nel paesino di San Giorgio Nogaro, qualche imbecille ha addirittura affisso un volantino che invitava a sbarazzarsi di cani e gatti. È scattata una denuncia penale, purtroppo al momento contro ignoti. Ci auguriamo che il responsabile venga individuato quanto prima e che sia condannato a pagare un bel po’ di quattrini. «Gli animali non hanno alcun coinvolgimento col Coronavirus» recita un’alta nota dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente «e quindi chiunque dice il contrario mente sapendo di mentire e verrà denunciato alle autorità giudiziarie». In Italia ci sono 32 milioni di animali da compagnia: 13 milioni di uccellini, 7 milioni e mezzo di gatti, 7 milioni di cani, quasi 2 milioni tra criceti e conigli, più di un milione e mezzo di pesci. Pensare che in questi giorni c’è chi potrebbe sbarazzarsene per paura di contrarre il Coronavirus mette i brividi. La follia dei social ha portato a tanto.

di Edoardo Russo