Nuova rete fognaria a marzo per combattere gli allagamenti Il cantiere in Viale dei Tigli a Legnago

L’ultima parte dei lavori è anche la più importante. E quella che fisiologicamente potrebbe creare i disagi maggiori; soprattutto alla viabilità. Il cantiere è quello di via dei Tigli, che va fino all’intersezione con via 20 settembre, necessario per chiudere il collegamento della nuova rete fognaria del comune di Legnago che garantirà un aumento della portata e dell’invaso.
Un cantiere a cielo aperto che ha costretto Comune e Polizia Municipale a rivedere la viabilità cittadina che risulterà modificata fino a fine febbraio. “E’ inevitabile che interventi importanti e di forte impatto come questi possano provocare in alcuni casi un temporaneo malcontento” hanno spiegato il vicepresidente di Acque Veronesi Mirko Corrà e il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti, in sopralluogo al cantiere. “Ma nel chiedere ai cittadini pazienza per le prossime settimane con la viabilità riorganizzata, siamo anche convinti nel dire che il risultato finale sarà superiore ai disagi patiti nel periodo dei lavori” spiegano.
L’obiettivo dell’intervento, partito lo scorso settembre, è abbattere sensibilmente il problema degli allagamenti quando avvengono fenomeni piovosi intensi e di breve durata, come accaduto in passato nel centro storico di Legnago.
“Dal primo febbraio partirà la seconda parte del cantiere che si avvarrà della nuova tecnologia no-dig” aggiunge Corrà “che servirà per collegare il tratto di condotta da via 20 settembre con la rotonda di via dei Tigli. Usando il no dig (no scavo n.d.r.) riusciremo a spingere i tubi da sotto il manto stradale in quel caso non interferendo con la viabilità e il traffico ordinario. E’ una tecnologia che abbiamo già utilizzato con successo in città, nell’intervento di Veronetta, che proproniamo per la prima volta anche a Legnago”.
Marzo il mese per il fine lavori: “Entro il 15 contiamo di chiudere con le asfaltature” termina Corrà. L’intervento complessivo del progetto è di poco inferiore al milione e seicentomila euro, diviso quasi equamente fra Acque Veronesi e Comune di Legnago.