Nuove regole per la tutela del verde Per la prima volta sono state introdotte delle sanzioni che vanno fino a 500 euro

Dalla progettazione di giardini e strade, alle tecniche di potatura, fino ai divieti sugli abbattimenti e alle sanzioni per la difesa ambientale. Da oggi il verde cittadino, sia pubblico che privato, è tutelato da nuove regole. Scritte nero su bianco e pronte ad entrare in vigore, anche per incentivare un vero e proprio cambio culturale. Il Regolamento comunale è realtà. Frutto del lavoro di un anno, portato avanti dall’Amministrazione comunale insieme a Amia, Ordini professionali di Architetti, Agronomi, Arboricoltori, Florovivaisti, WWF, Legambiente, Italia Nostra, Lipu, Verona Polis, Fai e Gruppo Fronda Verde. Il documento, ora al vaglio delle Circoscrizioni, sarà poi esaminato dal Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.
Il Regolamento norma la gestione del verde, fornendo precise indicazioni tecniche e procedurali, a seconda delle aree in cui piante e arbusti sono collocati. E quindi massima attenzione al paesaggio, ai materiali ecologici e di provenienza locale, a biodiversità, recupero delle acque meteoriche, alla piantumazione di alberi ad alto fusto. Stabilisce, inoltre, i criteri di potatura. Quest’ultima non deve avvenire nei periodi di nidificazione, deve evitare lacerazioni della corteccia e mantenere la forma dell’albero. Vanno piuttosto contenuti i rami in eccesso e quelli secchi, deve essere usata la tecnica del taglio di ritorno che permette di ottenere la riduzione della chioma rispettando la fisiologia dell’albero. Vietata la capitozzatura di rami superiori agli 8 centimetri di diametro, così come il taglio internodale o a coda di leone con un ritorno non proporzionato. Specifiche che guideranno la mano dei professionisti del settore chiamati ad intervenire sul patrimonio arboreo cittadino.
A presentare il nuovo documento che tutelerà il patrimonio verde di Verona, questa mattina, al parco Forti di via Anti a San Michele Extra, il sindaco Federico Sboarina e l’assessore ai Giardini Marco Padovani. Erano presenti anche il presidente di Amia Bruno Tacchella e i rappresentanti delle associazioni e ordini professionali coinvolti.
Per la prima volta, inoltre, sono state introdotte delle sanzioni, che vanno fino a 500 euro. Oltre i 5 mila euro se si abbattono o danneggiano alberi monumentali.
Il Regolamento prevede anche il coinvolgimento diretto della cittadinanza nella gestione del verde mediante ricorso alla sponsorizzazione e alla stipula di patti di sussidiarietà;
così come la costituzione di una “Consulta per il verde” in grado di proporre, esaminare e discutere i progetti green.