NUOVE SCHEDE OSPEDALIERE “RIVISITATE”

Da sinistra, Denise Signorelli, Pietro Girardi, Francesco Cobello e Chiara Bovo alla presentazione delle nuove schede ospedaliere

Conferenza stampa congiunta dell’Ulss 9 Scaligera e dell’Azienda ospedaliera con i rispettivi direttori generali, Pietro Girardi e Francesco Cobello e i direttori sanitari Denise Signorelli e Chiara Bovo per presentare le nuove schede ospedaliere derivanti dal nuovo Piano Socio Sanitario 2019- 2023 che la Giunta regionale del Veneto ha appena approvato in via definitiva, ridisegnando la dotazione di posti, reparti e primariati. ma vediamo nel dettaglio. Il sistema ospedaliero regionale potrà contare su un totale di 17.990 posti letto contro i 17.861 della precedente programmazione (84 in più), dei quali 14.901 per acuti (compresi 398 da utilizzare per pazienti provenienti da fuori Veneto); e 3.089 per la riabilitazione (compresi 274 per pazienti da fuori Veneto). A questi, si aggiungono 2013 posti letto nelle strutture intermedie, pensate per assistere al meglio i pazienti nella fase intermedia tra l’acuzie e il rientro a casa. I Primari, che guideranno altrettanti reparti, saranno 772. I numeri generali sono in sostanziale aumento sia rispetto alla precedente programmazione del 2013, sia rispetto alla prima proposta inviata dalla Giunta alla Quinta Commissione del Consiglio regionale, valutata dalla Commissione con l’espressione del parere dopo approfondita discussione, e infine ritrasmessa alla Giunta per l’approvazione finale di oggi. Generalizzato è anche l’aumento rispetto al tasso reale di occupazione dei letti monitorato costantemente nei 5 anni precedenti. Interessante risulta paragonare il numero di posti letto tra la precedente programmazione del 2013, la nuova programmazione approvata oggi e il tasso di occupazione reale degli ultimi cinque anni. Nell’Area Medica, nel 2013 i posti letto erano 6.707 – nelle nuove schede sono 7.091 – il tasso di occupazione reale degli ultimi cinque anni è stato di 6.201. Nell’Area Chirurgica, i posti nel 2013 erano 4.830 – sono 4.873 nelle nuove schede – il tasso di occupazione reale è stato di 3.301. Nell’Area Terapia Intensiva, i posti nel 2013 erano 696 – sono 717 nelle nuove schede – il tasso di occupazione reale è stato di 520. Nell’Area Materno Infantile, dove è determinante il forte calo generalizzato delle nascite, i posti nel 2013 erano 2.038 – sono 1.822 nelle nuove schede – il tasso di occupazione reale è stato di 1.078 Nell’Area Riabilitativa, i posti nel 2013 erano 2.662 – sono 2.815 nelle nuove schede – il tasso di occupazione reale è stato di 2.288. Come aveva detto il presidente della Giunta Luca Zaia, non ci sono stati né tagli né ridimensionamenti, ma una rivisitazione delle dotazioni sulla base dei servizi da erogare per rispondere alle nuove esigenze di cura. Alla dotazione di queste schede ha fatto da sfondo anche il quadro evolutivo della popolazione da assistere. Dal 2013 al 2018, la popolazione complessiva è calata dell’1%; le persone con più di 70 anni sono aumentate del 13%, così come del 13% sono calate le nascite.