Sono una prima tranche di 20 milioni di euro per il 2025, già erogata ad ATO Veronese, e una seconda di 30 milioni di euro per il 2026 i finanziamenti del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) per la sponda veronese del collettore del Garda. A questi si aggiungono 22 milioni di euro dal MASE (tramite il Fondo di Sviluppo e Coesione), il cui decreto non è ancora stato pubblicato, e 1 milione di euro recentemente stanziato dalla Provincia di Verona. I fondi pubblici, per un totale di 73 milioni di euro, verranno affidati ad ATO Consiglio di Bacino Veronese e saranno poi gestiti da Azienda Gardesana Servizi per i nuovi lotti del collettore da realizzare. Da sottolineare che i 50 milioni complessivi, in arrivo dal Ministero delle Infrastrutture, sono in parte destinati anche a potenziare le reti di acquedotto di AGS. La notizia è stata data in conferenza stampa da Angelo Cresco presidente di Azienda Gardesana Servizi, da Bruno Fanton presidente di ATO Veronese e da Flavio Massimo Pasini presidente della Provincia di Verona. «Grazie alla conferma di questi milioni di euro per il biennio 2025-2026 – spiega Angelo Cresco, presidente di AGS- il cantiere del collettore potrà proseguire nei prossimi anni con la realizzazione di nuovi lotti. In questa fase abbiamo iniziato a lavorare allo stralcio funzionale di collettore fognario tra la stazione di sollevamento di località Maraschina, al confine con Sirmione, e il depuratore centralizzato di Peschiera del Garda, con passaggio sotto l’alveo del fiume Mincio. Siamo certi dell’arrivo dei 22 milioni del Ministero dell’Ambiente, sappiamo che c’è la copertura, attendiamo solo che la Corte dei Conti li autorizzi. Il nostro enorme grazie va ai parlamentari veronesi che con il loro impegno e il loro lavoro costante oggi ci consentono oggi di dire che abbiamo già 20 milioni in cassa pronti per essere investiti nei lavori per il collettore». I nuovi finanziamenti permetteranno, quindi, di avviare i lavori del nuovo collettore da Bardolino verso nord. A costi costanti, l’obiettivo di AGS, grazie a questi finanziamenti, è di arrivare a realizzare un pezzo del collettore di Brenzone. I progetti esecutivi per il collettore a Bardolino e Garda sono in fase di definizione. «A novembre abbiamo deliberato la concessione – sottolinea Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona -, decisa dal Consiglio Provinciale, del contributo straordinario di un milione di euro all’Alto Consiglio di Bacino Veronese per il collettore. Un identico contributo era stato concesso dalla Provincia anche sette/otto anni fa». Attualmente, sulla sponda veronese di competenza di AGS sono già stati completati gli stralci funzionali di Malcesine, nel tratto Navene-Campagnola, Torri del Benaco, nel tratto Canevini – Acque Fredde lungo la nuova ciclovia di Veneto Strade sul lungolago, Castelnuovo del Garda e Lazise nei tratti Pergolana – Villa Bagatta e Ronchi – Pioppi, e Lazise nel tratto Villa Bagatta Ronchi. «Ringraziamo la forza di volontà dichiara Bruno Fanton, presidente di ATO Veronese e l’ostinazione del presidente Cresco, oltre a tutta la struttura AGS, i parlamentari e le istituzioni provinciali. La loro fondamentale collaborazione ha permesso il raggiungimento di un sogno che si sta trasformando in realtà».



