Nuovi hotel in Centro storico “Le deroghe non sono nostre” L’ex assessore all’Urbanistica Ilaria Segala smentisce la narrazione secondo la quale tutto era già stato deciso. “Le avevamo tenute ferme”

“Mi dispiace leggere certe affermazioni e contraddire qualcuno, ma devo precisare che le deroghe urbanistiche per gli hotel di Palazzo Bottagisio e di Lords of Verona non sono state concesse dalla nostra amministrazione comunale”.
Entra in campo l’ex assessore Ilaria Segala, responsabile dell’urbanistica durante l’amministrazione precedente guidata dal sindaco Federico Sboarina, per fare chiarezza sulla polemica nata dalla decisione di questa Giunta, a guida Tommasi e con la vicesindaca Barbara Bissoli delegata all’urbanistica, di autorizzare due nuovi hotel in centro storico.
Il primo è nell’antico Palazzo Bottagisio, quattrocentesco, all’angolo tra via Leoni e stradone San Fermo, che già da anni si preparava a diventare hotel extralusso.
Il secondo è sopra il Caffè Dante in piazza dei Signori e si chiama Lords of Verona ed è già in funzione come locazioni turistiche.
Altra cosa è ottenere il salto di qualità con il riconoscimento di hotel.
“Non è vero che le deroghe per questi due alberghi sono state concesse dalla nostra Giunta”, riprende Ilaria Segala che alla Cronaca di Verona spiega:. “E’ vero che durante la nostra amministrazione erano state depositate da parte di questi interlocutori le domande con la richiesta di deroga.Ma le avevamo lasciate lì, ferme. In particolare mi ricordo che Lords of Verona presentò la richiesta ancora nel 2019. Ma non è che perché presenti una richiesta di deroga questa ti debba essere concessa. Non è obbligatorio dire di sì. E’ -precisa Segala – una scelta politica dire di sì o di no. E mi pare di capire che sia intenzione di questa amministrazione dire di sì anche alle richieste di deroghe già depositate”.
Il Marriott in via Garibaldi? “Questo è l’unico già passato in Consiglio comunale durante la nostra amministrazione”.
Ma ha senso fare deroghe quando si sta preparando un Pat? “In effetti non molto. Se si sta preparando il Piano di assetto del territorio, si inseriscono lì i criteri anche per gli alberghi e il centro storico, evitando di procedere con provvedimenti spot e magari si fa una bella discussione pubblica”