Nuovo dpcm: zona bianca, ma per chi? Allo stato attuale nessuna Regione sembra in grado di rientrare nei parametri previsti Zona gialla “rafforzata”, divieti sempre più rigidi: e per i bar, no all’asporto dopo le 18

Cambiano di nuovo le misure predisposte dal Governo per contrastare la pandemia di Covid-19. Venerdì scadrà il Dpcm attualmente in vigore e il giorno successivo arriveranno nuove regole da seguire discusse oggi nel corso di un vertice tra Regioni ed Esecutivo.
Le nuove misure entreranno in vigore sabato e saranno valide per 30-45 giorni. Tra le novità attese figurano l’introduzione di una nuova zona, quella bianca, un’ulteriore stretta anti movida e il blocco dello spostamenti anche tra regioni comprese in zona gialla. Nel frattempo il Governo sta valutando la proroga dello stato di emergenza dal 31 gennaio al 30 aprile.

LA ZONA BIANCA. Alle tre zone già previste – gialla, arancione e rossa – dovrebbe aggiungersene una quarta: la zona bianca, che scatterà con un indice di contagio (l’ormai famoso Rt) inferiore a 0,5 e con un tasso di incidenza pari a 50 casi alla settimana ogni 100mila abitanti. Valori che, allo stato attuale, sono lontanissimi per tutte le Regioni, ma che nelle speranze del Governo potrebbero essere raggiunti tra febbraio e marzo.

PIU LIBERTA’. Nelle Regioni che saranno inserite in zona bianca non si dovrà più rispettare il coprifuoco, le attività commerciali ed economiche potranno riaprire e gli studenti potranno tornare a scuola. Saracinesche alzate per bar, ristoranti, piscine e palestre. Cinema, teatri e musei potranno riaprire così come gli impianti sciistici. Continuerà ad essere obbligatorio l’utilizzo delle mascherine.

ZONA GIALLA RAFFORZATA. Un’ ulteriore stretta è prevista sugli spostamenti. Dal 16 gennaio sarà vietato spostarsi tra Regioni, anche se i territori sono compresi in zona gialla. Previste le solite deroghe per motivi di studio, lavoro, salute o necessità. Chi vive in un comune sotto i 5mila abitanti potrà comunque spostarsi anche al di fuori dei confini comunali entro una distanza di 30 chilometri, ma non potrà raggiungere il capoluogo di provincia.
Per tutti gli altri: due adulti con figli minori di 14 anni potranno uscire dal proprio comune per andare a trovare amici e parenti una sola volta al giorno, rimanendo all’interno dei confini regionali.

LE ALTRE RESTRIZIONI IN VIGORE DAL 16 GENNAIO
Come detto, la zona bianca sembra ancora una chimera per tutte le Regioni. Le prossime settimane saranno invece caratterizzate da chiusure e restrizioni. Nel dettaglio, palestre e piscine dovrebbero rimanere chiuse almeno fino al 12 gennaio, giorno in cui il ministro dello Sport, Vincenzo Spatafora, incontrerà gli esperti del Cts.

SCI, IMPIANTI CHIUSI. Brutte notizie anche per i gestori di impianti sciistici che resteranno chiusi anche dopo il 18 gennaio, la data precedentemente prevista per le riaperture. Chiusi anche cinema e teatri, mentre ai musei situati nelle regioni gialle, sarà concesso di riaprire.

STRETTA ANTI MOVIDA. Dopo le scene viste a Milano, Roma, Lucca, Catania e in altre città il 3 e il 4 gennaio, si discute su nuove restrizioni anti movida che però sarebbero avversate dalle Regioni. Nel dettaglio, i bar continueranno a chiudere alle 18, ma diversamente da quanto previsto sino ad oggi, dopo le sei sarà vietata anche la vendita da asporto. Insomma, misure sempre più rigide, anche in zona gialla.