Oil&nonOil, la fiera diventa biennale. Aperta a Veronafiere la 17°edizione La manifestazione è un punto di riferimento per la filiera dei carburanti e della logistica

È stata inaugurata nel quartiere fieristico, la 17esima edizione di Oil&nonOil, la tre giorni dedicata al futuro della filiera distributiva dei carburanti e della mobilità sostenibile. Sono 116 gli espositori provenienti da tutta Italia, contro i 56 della scorsa edizione, per un appuntamento che vede affiancati esposizione fieristica e dibattito collettivo tra tutti i settori facenti parte della filiera: 25 i convegni e i workshop in programma, 9 le startup che partecipano alla prima edizione di Oil&nonOil Innovation Village. Organizzata da Piemmeti Spa, è l’unica manifestazione italiana e del bacino del Mediterraneo diretta agli operatori della filiera distributiva dei carburanti e si concluderà venerdì 18 novembre. Dopo il taglio del nastro, il convegno inaugurale “Energie per l’Italia: il ruolo della rete distributiva per la competitività italiana” ha visto protagonisti Flavio Merigo, presidente Assogasmetano, Marina Barbanti, direttore generale di UNEM, Letizia Pasqualini, responsabile transizione energetica, politiche Ue e rapporti interassociativi Assopetroli-Assoenergia, Silvia Migliorini, direttore Federchimica – Assogasliquidi, Natalino Mori, vicepresidente FAI, e Dante Natali, presidente Federmetano. «Veronafiere rappresenta un hub per l’economia reale del Paese – dichiara Federico Bricolo, presidente di Veronafiere SpA –, con l’ambizione di contribuire a costruire una visione del futuro nei comparti strategici quale quello dei carburanti. Oil&nonOil è l’evento ideale per mettere in connessione operatori del settore e i decisori, confermando la capacità di Veronafiere di essere protagonista dei mercati di riferimento. L’indirizzo operativo del consiglio di amministrazione è quello di dare valore crescente alla partecipazione in fiera per le aziende clienti. L’industria fieristica è un asset strategico del paese che genera 22,5 miliardi di euro l’anno di produzione. Non solo: per le aziende che hanno utilizzato le fiere nelle loro politiche commerciali, ha prodotto nel periodo 2012-2019 un ritorno di 12,6 punti di crescita cumulata in più delle vendite e 0,7 punti in più di Ebitda rispetto a chi non ha partecipato e dalle fiere internazionali si genera il 50% dell’export italiano. Dati che confermano come lo strumento fiera, integrato con alcuni servizi digitali, sia fondamentale ancora oggi per competere sui mercati».