Ore 20.45, ecco a voi CR7 La prima volta di Ronaldo a Verona, “scomoda” i debutti di altri grandi super Per scoprire che Zico e Maradona, la prima volta finirono sconfitti...a testa bassa

Ore 20.45, CR7 atterra al Bentegodi. E’ la prima volta (con l’Hellas, l’anno scorso c’era stato col Chievo), non sarà male che l’UFO bianconero dia un’occhiata alla storia. Altri grandi come lui atterrarono al Bentegodi e, la prima volta, almeno, non si divertirono molto. Dice niente? Diego Armando Maradona? Oppure Arthur Antunes de Coimbra, detto Zico?

ECCO ZICO. Il primo degli extraterrestri fu proprio Zico. Stagione ‘83-’84, arriva l’Udinese che ha appena firmato il colpaccio. Ma il Verona è già quello di Bagnoli, in rampa di lancio. L’anno prima ha dato spettacolo da neopromossa, adesso si sta ripetendo. Gioca un gran calcio, non ha paura di nessuno, neanche di Zico. E infatti, non gli dà scampo. Passa in vantaggio con un autogol di Edinho, altro brasiliano. Zico, proprio lui, pareggia su rigore in avvio di ripresa, ma al 90’, ecco la bomba di Mario “Tortellino” Guidetti. Punizione dal limite, ciao Udinese, ciao Zico.

UN ANNO DOPO, DIEGO. L’anno dopo tocca a Dieguito. Prima giornata, la prima volta in assoluto di Maradona in Italia. C’è Verona-Napoli, la storia la conoscete bene, perchè da lì comincia la favola dello scudetto. Maradona “atterra” al Bentegodi e Bagnoli gli piazza addosso un altro UFO, a nome Hans Peter Briegel. Il Verona domina, segna Briegel, poi ancora Galderisi, accorcia le distanze Bertoni, fa tris Di Gennaro in un Bentegodi da sogno. La prima di Dieguito al Bentegodi, la prima in Italia, finisce a testa bassa. Capito CR7?

HELLAS-SHOW. “Noi ce la vogliamo giocare, come sempre” sospira Juric, che sa di guidare una macchina quasi perfetta. “E’ il nostro marchio di fabbrica, non possiamo cambiare e non vogliamo farlo”. Se c’erano dubbi, la sfida dell’Olimpico, contro la lanciatissima Lazio, ha confermato che il Verona è forte, tosto, affidabile, solido, spregiudicato, coraggioso. Gli stessi aggettivi che vanno bene per Juric, a pensarci un po’.

SENZA PAURA. “Di sicuro giocheremo senza paura” aggiunge Juric. Proprio questo, allarma Sarri. Poi, può succedere di tutto. La Juve è la Juve, si sa. Però, in capo a una settimana di fuoco (San Siro e Olimpico, Milan e Lazio, 2 punti all’attivo), il Verona affronta la Juve con la faccia migliore. Può concedersi il lusso di giocare “sciolto”, allegro, spregiudicato, come ha sempre fatto. Stavolta ancora di più. Perchè quando affronti CR7 hai ancora più voglia di fargli vedere quanto vali. E magari di ricordargli la storia. Zico, Dieguito… CR7, attento.